di SERGIO DRAGONE
Nell’agosto del 2013 il centravanti del Napoli, l’argentino Gonzalo Higuain, in vacanza a Capri, si procurò due piccoli tagli al mento e allo zigomo a causa di una caduta (o forse un tuffo mal calcolato) dal suo yacht ormeggiato a Marina Piccola. Il cannoniere azzurro venne soccorso prontamente e curato all’ospedale “Capilupi” e già dopo due ore era di ritorno nella città partenopea. L’incidente mandò su tutte le furie il presidente del Napoli, il pirotecnico Aurelio De Laurentiis, produttore cinematografico con il pallino del calcio. Appresa la notizia e visionate le fotografie del viso di Higuain incerottato, De Laurentiis diede mandato ai suoi avvocati di chiedere un risarcimento danni di 100 milioni di euro al Comune di Capri e alla Regione Campania, responsabili – a suo dire – di avere mal curato le lesioni al campione argentino. Una richiesta folle che non ebbe alcun seguito.
Dodici anni dopo, il 26 luglio del 2025, un giocatore del Napoli, Luis Hasa, nel corso di un’amichevole precampionato contro il Catanzaro, procura un brutto incidente al centrocampista giallorosso Marco Pompetti che riporta una frattura della tibia, circostanza che lo allontanerà dai campi di calcio per un periodo piuttosto lungo. La squadra calabrese accusa un danno di notevoli proporzioni perché perde per un tempo ancora indefinito il suo centrocampista più rappresentativo.
Mentre per l’incidente occorso ad Higuain onestamente non si capisce quale sarebbe stata la responsabilità del Comune di Capri, per l’infortunio di Pompetti è evidentissima la responsabilità (ma sarebbe meglio dire l’irresponsabilità) del giovane giocatore partenopeo che è entrato sulle gambe dell’avversario con una durezza inspiegabile per una partita amichevole.
Non oso immaginare cosa sarebbe successo se Pompetti o Pontisso avessero falciato le gambe di Kevin De Bruyne, impedendo all’asso belga di giocare per tutta la prima parte del campionato e della Champions. Nessuno avrebbe risparmiato ad un nostro giocatore, macchiatosi di tale misfatto, le accuse di killeraggio. Ci sarebbero state anche interrogazioni parlamentari.
E no, caro De Laurentiis, non puoi cavartela con delle retoriche scuse e ipocrite solidarietà di cui non sappiamo cosa farcene. Il tuo giocatore ha provocato un danno enorme ad una società che con grandi sacrifici riesce nel miracolo di militare nel grande calcio professionistico e che ora probabilmente dovrà correre ai ripari, sganciando altri soldi per parare il brutto colpo del forfait del nostro centrocampista. Se i due piccoli tagli sul viso di Higuain per te valevano 100 milioni di euro, fai tu la cifra per la tibia del nostro Marco Pompetti e metti mano al portafoglio.
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