Dragone: "Scuola di Pubblica Amministrazione a Reggio, svuotato il ruolo direzionale di Catanzaro"

di SERGIO DRAGONE

Catanzaro dovrebbe essere, in teoria, il polo burocratico e direzionale della Calabria, la sede dove dovrebbe formarsi una nuova classe dirigenziale, altamente preparata e capace di cambiare e potenziare gli uffici pubblici. Una funzione non secondaria, ma che nei fatti non viene riconosciuta da nessuno. È di questi giorni la notizia che la Scuola Nazionale di Pubblica Amministrazione riaprirà i battenti a Reggio Calabria, dove per onestà era presente già fino al 2014.

L'ha annunciato il ministro della PA Zangrillo, aderendo alle pressioni in tal senso di alcuni parlamentari reggini. Nulla da dire: i parlamentari reggini fanno il loro lavoro a favore della città. Ma come non sottolineare la a grande contraddizione di una Scuola della Pubblica Amministrazione in una sede diversa dalla città che ospita il maggior numero di Enti pubblici di valenza regionale e soprattutto il piccolo esercito di dipendenti regionali? La verità è che in Calabria si decide tutto sulla spinta politica localistica, in cui ogni territorio cerca di primeggiare a discapito degli altri, senza alcuna traccia di programmazione.

Che strana terra la Calabria! Che apre facoltà di medicina in ogni città, che ha due grandi anomalie come la doppia sede della Regione e della sede Rai non nel Capoluogo di Regione, che dissemina uffici e funzioni nei territori senza alcuna logica se non quella della spinta politica. Riesce difficile riconoscere un ruolo di polo burocratico della Regione a Catanzaro se poi la Scuola Nazionale va a Reggio e i maxi concorsi si fanno a Cosenza. È una questione di "peso' politico e bisogna riconoscere, senza polemiche, che oggi Catanzaro è un "peso piuma', messo all'angolo del ring dall'asse dei "pesi massimi" Cosenza e Reggio Calabria.

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