Roberto De Zerbi, uno degli allenatori più corteggiati d’Europa (lo vogliono il Liverpool e il Manchester United), alla vigilia del match che il suo Brighton disputerà all’Olimpico contro la Roma, a sorpresa ha celebrato il tecnico del Catanzaro Vincenzo Vivarini come uno degli interpreti più autentici del calcio moderno. Rispondendo ad una domanda sull’evoluzione del calcio in Italia e in particolare su Daniele De Rossi, De Zerbi nella conferenza stampa tenuta all’Olimpico ha detto che anche da noi c’è stata una trasformazione importante rispetto a 10-15 anni fa e che questa è oggi interpretata da Gasperini, Italiano e Thiago Motta in A e da Vivarini in B. “Il Catanzaro di Vivarini ha preso una strada diversa”, è stato il commento dell’allenatore del Brighton.
L’endorsement di De Zerbi non è casuale. Non tutti, anche a Catanzaro, percepiscono l’importanza che questo tecnico sta avendo nei successi delle Aquile. Vivarini è un uomo semplice, poco incline alla mondanità, non ha un look all’avanguardia (semmai l’inseparabile coppola lo invecchia un po'), ma è un allenatore di grandissimo valore, intelligente, moderno, capace di leggere le partite e soprattutto di creare un fortissimo gruppo nello spogliatoio. Nelle riprese di DAZN del prepartita lo si vede camminare nello spogliatoio a dispensare consigli e incitamenti ai suoi ragazzi, con compostezza ma anche determinazione.
Diciamoci la verità: il Catanzaro mostra un gran bel calcio, con un possesso palla importante, verticalizzazioni improvvise. Un calcio votato alla vittoria e quindi anche più esposto in difesa. Lo spettacolo con Vivarini è sempre assicurato.
Il destino degli allenatori è sempre di stare sulla graticola: esaltati quando le cose vanno bene, sul banco degli imputati alla prima battuta d’arresto.
Il presidente Floriano Noto, che io stimo molto, benissimo ha fatto a tenersi stretto Vivarini. Come tutti gli imprenditori di successo, è molto attento alla scelta dei suoi collaboratori. E sicuramente con Vivarini ha scelto bene.
Le parole di De Zerbi rafforzano il ragionamento che ho fatto qualche giorno fa. Il Catanzaro di Vivarini, a questo punto del campionato, deve provarci ad andare in serie A. Ha ragione la grande Raffaelle Carrà quando canta: “meglio un capitombolo che non provarci mai”.
SERGIO DRAGONE
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