Francesco Di Lieto, vice presidente nazionale del Codacons, ha presentato un'istanza d'accesso al Comune di Simeri Crichi sul tema dell'autovelox inserito nel tratto di statale 106 e in particolare per chiedere di prendere visione dei documenti che attesterebbero se la taratura degli strumenti di rilevazione della velocità sia stata effettivamente eseguita.
Oltre alle premesse sul diritto d'accesso, l'istanza argomenta sule ragioni della richiesta diretta al Comune di Simeri Crichi, che nel 2017 ha dato l'ok per l'installazione del dispositivo per poi vederlo entrare in funzione nel novembre del 2019. Ad aggiudicarsi la gestione dei procedimenti sanzionatori, la Srl LaBconsulenze.
Di Lieto, però, fa notare che "dalla documentazione pubblicata sul sito istituzionale non è presente il contratto stipulato tra Amministrazione comunale e la società LaBconsulenze Srl; che, tuttavia, risulta che sia stato stipulato il contratto in data 2 aprile 2020 innanzi il Segretario Comunale". Con una precisazione che il vicepresidente del Codacons evidenzia: "Nel citato atto, infatti, ripercorrendo cronologicamente il rapporto tra Ente e LaBconsulenze Srl, viene citato detto contratto e si autorizza il subappalto per la “gestione integrata del contenzioso promosso dagli utenti della strada davanti al Prefetto, al Giudice di Pace e/o Tribunale …”.
Per arrivare quasi ai giorni nostri, il 6 maggio 2020 si è proceduto alla liquidazione delle competenze della LaBconsulenze Srl per i mesi di dicembre 2019 e gennaio 2020. Dall'atto emerge come nel mese di dicembre siano state elevate 9628 sanzioni, delle quali ben 5.060 superavano il limite consentito di non oltre 10 km/h.
Di Lieto sottolinea che nel citato atto viene indicata la predetta società, nella premessa come” LaBconsulenze s.r.l. e questa sarebbe la società che avrebbe stipulato il contratto, mentre il pagamento viene disposto “a favore della Società LaBconsulenze S.r.L., Ovviamente si tratterà di un refuso ma appare singolare la coincidenza con l’indirizzo di una differente società, ovvero la BETA PROFESSIONAL CONSULTING Srl, balzata tristemente agli onori delle cronache per brutte vicende connesse a presunte truffe sull’uso degli autovelox e sulla gestione delle conseguenti multe.
Una situazione che ha portato la Procura di Matera a disporre un provvedimento in capo al legale rappresentante di quella società. Per quanto sopra, anche in considerazione che circa il 60% delle violazioni avrebbero registrato uno sforamento minimo del limite e che, trattandosi di un apparecchio noleggiato potrebbe non essere di recente realizzazione".
Il Codacons, quindi, ha chiesto "di prendere visione ed, eventualmente, estrarre copia, della documentazione detenuta presso codesto Ente: Contratto Rep. 01/2020 del 2 aprile 2020 con eventuali allegati; Attestazione della prima omologazione e dell’ultima taratura, cui devono essere sottoposti tutti gli strumenti di controllo elettronico della velocità e, comunque, la data dell’ultimo controllo eseguito sull’autovelox. Documentazione atta a dimostrare che la taratura sia stata effettivamente eseguita".
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