Ricordate Lorenzo e Cristina? I due musicisti marchigiani allontanati da Tropea e multati, un anno fa, mentre si stavano esibendo lungo le vie del Centro storico?
Ebbene, dopo un anno, tornano in Calabria, a Marcellinara, nel Centro dell’Istmo, che fin da subito, a seguito del clamore suscitato dalla notizia, ha espresso vicinanza e solidarietà ai due giovani, offrendo la possibilità di esibirsi in piazza per permettere a tutti di poter ammirare la loro arte e ascoltare la loro musica in libertà e tranquillità.
Il periodo dell’emergenza sanitaria, nei mesi scorsi, ha ritardato il ritorno in Calabria, che avverrà così con il concerto in programma domenica 31 luglio, alle ore 21.30, in Piazza Francesco Scerbo a Marcellinara.
L’occasione giusta per mostrare la Calabria che sa accogliere e apprezzare l’espressione e la libera creatività artistica, in ogni sua forma, chiudendo lo spiacevole episodio di un anno fa.
“Dubito quindi suono”, titolo del disco di esordio, è il tour che il cantautore marchigiano Lorenzo Sbarbati, insieme a Cristina Priorelli e Carlo Capretta, stanno realizzando in questo periodo estivo.
Lorenzo Sbarbati si appassiona alla musica da adolescente, studiando privatamente chitarra e canto. Tra le band giovanili ci sono i “Senzassenso”, con cui realizza un album e numerose aperture (Brunori Sas, Marlene Kuntz, Il teatro degli orrori, Rachele Bastreghi e Bobo Rondelli). Trasferitosi a Bologna inizia ad affiancare ai concerti l’attività di busker e si esibisce in tutte le principali piazze italiane. Nel 2021, seguito dal produttore artistico Ivan Amatucci, realizza il suo primo album “Dubito quindi suono” grazie al contributo di Bologna Città della Musica UNESCO. La varietà di sound ed arrangiamenti proposti, capace di portare l’ascoltatore dall’acustico all’elettronico, da inserti cantautorali popolari con violini e fisarmoniche fino ad atmosfere da colonna sonora cinematografica, esalta il filo conduttore delle tracce che compongono l’album: il dubbio.
Spiega Lorenzo Sbarbati: «Viviamo in una società che ci vuole tutti convinti, non importa nemmeno di cosa. E il dubbio rappresenta l’elemento salvifico. Se un riscatto è possibile, questo va cercato proprio nella messa in discussione del sistema».
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