Nel pomeriggio dello scorso 31 dicembre, personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico (UPG e SP) ha dato esecuzione ad una duplice ordinanza di applicazione di misura cautelare, rispettivamente, della Custodia Cautelare in Carcere a carico di Ettouir Abderramhane e del Divieto di Avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa a carico della moglie di Ettouir, cittadina italiana, residenti nelle abitazioni popolari di viale Isonzo.
Entrambi i coniugi sono indagati per il reato di atti persecutori ai danni di una propria vicina di casa, dirimpettaia nello stesso stabile, ai danni della quale commettevano una serie di atti, ritenuti dall’Autorità Giudiziaria persecutori, che inducevano la vicina di casa a modificare continuamente le proprie abitudini di vita quotidiana, costringendola ad essere “guardinga” nell’uscire dalla propria abitazione per evitare di incontrarli, procurandole, così, un grave stato d’ansia ed un fondato timore per la propria incolumità.
La vicenda trae origine da una innumerevole serie di interventi della Squadra Volante presso le abitazioni delle persone interessate, nonché dalle successive denunce della vittima degli atti persecutori, in parte comprovate dagli accertamenti eseguiti nell’immediatezza dei fatti dagli Agenti che di frequente hanno anche constatato l’eccesso nell’uso di alcolici dell’uomo, che in stato di alterazione psicofisica dovuta, appunto, all’abuso di alcolici, aumentava il proprio grado di aggressività, anche nei confronti dei poliziotti stessi.
Il marocchino di 61 anni, annovera molti precedenti di polizia per vari reati, furto, ricettazione, resistenza a Pubblico Ufficiale, minacce, lesioni personali, maltrattamenti, danneggiamento, invasione di edifici, violazioni del diritto d’autore e reati in materia di stupefacenti, evasione dal regime degli arresti domiciliari. Nel 2019 è stato arrestato in flagranza di reato il 2 maggio per il reato di evasione dagli arresti domiciliari e il 14 luglio per evasione, resistenza, violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, rifiuto di declinare le proprie generalità (come riportato negli articoli pubblicati sul sito web della Questura).
La reiterazione degli atteggiamenti minacciosi e vessatori nei confronti della malcapitata vicina di casa, e gli accertamenti eseguiti nel corso dei vari interventi, hanno quindi indotto l’Autorità Giudiziaria a disporre la duplice misura cautelare: in carcere per l’uomo, ritenuto particolarmente pericoloso e proclive al delitto; del divieto di avvicinamento per la donna nei confronti della vicina, che gli Agenti delle Volanti hanno eseguito nella sera di San Silvestro, mentre nella stessa casa degli indagati erano in corso i preparativi per festeggiare l’arrivo del nuovo anno.
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