L'allarme che si è creato in Cittadella sul caso documentato dal Csa-Cisal di due dipendenti sottoposti a quarantena obbligatoria ha agitato le acque (LEGGI QUI), pur non avendo fatto cenno a casi di positività. La Fp-Cgil, più tardi, ha interpellato direttamente il dg Bruno Zito e il dirigente Salvatore Lopresti (LEGGI QUI) sull'eventuale esistenza di casi di contagi. Lopresti, in qualità di Datore di Lavoro della Amministrazione regionale calabrese (giusto contratto di delega 6680/2020 del Presidente Jole Santelli), ha precisato a La Nuova Calabria la successione degli eventi anche per scongiurare gli allarmismi in Cittadella.
"E' giunta, dal Dipartimento Ambiente, a questo Settore via PEC, la trasmissione dell’ordinanza 1624 del 27.8.2020 del Sindaco di Catanzaro a carico di un dipendente per il quale si disponeva la quarantena obbligatoria. L’Ordinanza era correlata dall’esito del tampone “negativo”. In data Odierna è giunta dal Dipartimento Presidenza l’Ordinanza del Sindaco di Catanzaro n. 1623 del 27.8.2020 a carico di altro dipendente che ne disponeva la quarantena obbligatoria. In questo caso non vi è allegato alcun esito di tampone", afferma Lopresti.
"L’inchiesta epidemiologica ed il contact tracing, in questi casi, competono - precisa il dirigente regionale- al Dipartimento di Prevenzione dell’ASP di Catanzaro competente per territorio.Non è giunta notizia di alcuna richiesta di tracciamento di eventuali contatti sui luoghi di lavoro. Il Datore di Lavoro ha immediatamente chiesto la sanificazione-disinfezione urgente dei Dipartimenti Ambiente e Presidenza che è stata fatta già nel pomeriggio di oggi. La santificazione-disinfezione verrà estesa all’intero edificio della Cittadella Regionale ed ai principali Centri periferici per come già pianificato nell’ottica di una piena ripresa dell’attività lavorativa".
"Il protocollo di adeguamento alle norme anti Covid-19, redatto dal Datore di lavoro, dall’RSPP e dal medico competente, indica l’utilizzo del termoscanner per selezionare eventuali casi di persone con temperatura superiore a 37,5° già all’entrata. Il protocollo -afferma ancora Lopresti- stabilisce anche modi e condizioni di rilevamento della temperatura corporea.È da puntualizzare che nessuna norma, se non il recente protocollo con i Sindacati a livello nazionale, indica come obbligatorio il rilevamento della temperatura corporea all’ingresso".
"Purtuttavia questo Settore ha richiesto l’acquisto di termoscanner per tutte le sedi regionali al Settore competente, acquisto che sarà perfezionato entro questa settimana. La situazione di eventuali contagi all’interno delle sedi regionali, al momento, non desta alcuna preoccupazione ed appare sotto controllo. E' appena il caso di diffondere giuste notizie che devono tendere a tranquillizzare i lavoratori e - conclude il dirigente- non creare inutili allarmismi".
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