Premi, testimonianze e riflessioni sul valore dell’umanità
08 settembre 2025 16:02Il 4 e 5 settembre 2025 il territorio crotonese ha vissuto due giornate di grande intensità culturale ed emotiva grazie al Premio Unpli Crotone, che quest’anno ha scelto come cornici d’eccezione il Castello di Santa Severina e il Museo Lilio di Cirò Superiore. Due luoghi simbolo della storia e della memoria collettiva che hanno accolto momenti di festa, riflessione e riconoscimento a personalità, che si sono distinte nel territorio calabrese e non solo.
La prima giornata: emozioni a Santa Severina
Nella maestosa cornice del castello di Santa Severina si è svolta la prima serata della manifestazione, caratterizzata da un’atmosfera intensa e partecipata. L’attenzione si è concentrata inizialmente sulla professoressa Stella Mercurio in Amoruso, insignita del premio in un momento che ha commosso profondamente i presenti. La consegna è avvenuta per mano dell’avvocato Aldo Truncè, scelto come testimone del premio, che ha saputo accompagnare con parole sentite un riconoscimento che ha unito merito e affetto.
Lo stesso avvocato Truncè ha poi voluto consegnare un premio speciale a Monsignor Domenico Graziani, arcivescovo emerito dell’Arcidiocesi di Crotone-Santa Severina, simbolo di dedizione pastorale e di vicinanza alle comunità.
Ma la serata ha riservato anche un altro momento di rilievo: Ferdinando Panza, in qualità di testimone del premio, ha consegnato il riconoscimento al professor Giuseppe Squillace, docente ordinario di Storia greca dell’Università della Calabria, sottolineando l’importanza del sapere e della formazione come strumenti di crescita non solo personale, ma collettiva.
Accanto ai premi, il castello si è trasformato in un vero e proprio spazio di riflessione. Si è parlato della necessità di “restare umani”, il valore del fermarsi in un mondo dominato dalla velocità e dalla frenesia.
La serata è stata moderata con eleganza e sensibilità da Anna Pugliese, segretario della Pro Loco Siberene, che ha accompagnato gli interventi con professionalità e calore. Non è mancata la presenza istituzionale: il sindaco di Santa Severina, il dott. Lucio Giordano, ha portato i saluti della comunità, sottolineando l’importanza di eventi che mettono in dialogo tradizione e innovazione. Presenti anche Saverio Pascale, presidente della Pro Loco “Siberene”, a testimoniare l’impegno attivo dell’associazionismo locale e il vice sindaco di Santa Severina, l’avv. Pietro Vigna, tra gli autori del premio, giunto alla seconda edizione.
La seconda giornata: il Museo Lilio e le eccellenze di Cirò
Il giorno successivo la manifestazione si è spostata a Cirò Superiore, negli spazi eleganti del Museo Lilio, dedicato al grande scienziato e filosofo calabrese Luigi Lilio, ideatore del calendario gregoriano.
Qui il premio ha voluto riconoscere il lavoro di squadra e la dedizione di chi opera quotidianamente per lo sviluppo del territorio. A ricevere il riconoscimento è stato infatti il G.A.L. Crotone, rappresentato dal presidente Natale Carvello e da Martino Barretta, figura instancabile e operativa che in questi anni ha contribuito alla realizzazione di progetti importanti, in sinergia con enti locali e con la Regione Calabria. Ha consegnato il premio Isabella Sganga, presidente della Pro Loco di Cerenzia.
Il momento più atteso della giornata è stato senza dubbio la premiazione di Michele Affidato, maestro orafo crotonese ormai riconosciuto a livello internazionale, testimone del premio è stato sempre l’avvocato Aldo Truncè, amico fraterno del maestro. La sua arte, raffinata e intrisa di simbolismo, lo ha portato a realizzare gioielli e premi per papi, autorità civili e religiose, personalità del mondo dello spettacolo e della cultura. Ricevere il premio nella sua terra d’origine ha assunto per Affidato un valore ancora più intenso: un ritorno alle radici, un legame che non si spezza con le proprie origini, anche quando si calcano palcoscenici mondiali.
A condurre la serata è stata Maria Grazia Grande, presidente della Pro Loco di Crotone, che ha guidato con competenza e passione gli interventi, dando spazio ai premiati e ai momenti di riflessione. Anche a Cirò non è mancata la partecipazione istituzionale, con la presenza del sindaco di Cirò, Mario Caruso e del Presidente della Provincia di Crotone, Sergio Ferrari, i quali hanno evidenziato il ruolo di questi eventi nel rafforzare il senso di comunità e appartenenza. In rappresentanza dell’associazionismo di base, era presente anche Niki Defranco, presidente della Pro Loco “Luigi Lilio” di Cirò e il vice presidente regionale UNPLI Calabria, l’ing. Domenico Cerminara.
Un premio che unisce
Il Premio Unpli Crotone 2025, come ha più volte rimarcato il Presidente delle Pro Loco Crotonesi, Giovanni Fabiano, ha dimostrato ancora una volta la sua forza: essere non soltanto un riconoscimento, ma anche un’occasione di incontro e condivisione. Nel susseguirsi delle due giornate, tra le mura antiche di un castello e le sale di un museo, si è respirato il valore della comunità, la forza della memoria e la speranza per un futuro costruito sull’impegno, sulla cultura e sul talento.
Le parole chiave emerse – umanità, lentezza, radici, eccellenza – delineano il senso profondo di un premio che non celebra soltanto persone, ma racconta storie, esperienze e valori che continuano a dare voce e identità a un territorio ricco di risorse e di energie vitali.
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