Due Mari, Cgil sul piede di guerra: «Pressioni sui lavoratori affinché lascino il sindacato»

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Il centro commerciale I due mari
  08 luglio 2019 16:55

di ANTONIO CANNONE

Grave denuncia della Cgil dell'Area Vasta catanzarese. Secondo quanto reso noto, la maggioranza dei lavoratori del settore commercio che prestano la loro attività all'interno del Centro commerciale Due Mari di Maida, periferia est di Lamezia Terme e iscritti al sindacato, starebbero subendo "pressioni" per passare ad altre sigle. E questo - stando a quanto dichiarano Antonio Cimino, Giuseppe Valentino e Armando Labonia, rispettivamente segretari dell'area Catanzaro, Vibo e Crotone - poiché l'attuale proprietà, il Gruppo Perri, starebbe per cedere la gestione del noto Centro commerciale, uno dei più grandi dell'intera Calabria.

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«Il subentro nella gestione commerciale di un marchio rispetto ad un altro - evidenziano i sindacalisti - non è cosa rara nel settore della grande distribuzione, succede con una certa frequenza, a volte forse inconsueta se non sospetta. Ma quello che sta avvenendo in riferimento al Gruppo Perri, all'interno del Centro commerciale "Due Mari" presenta diverse anomalie. Ai lavoratori (la maggioranza) che hanno liberamente scelto di iscriversi con la Cgil, nello specifico con la categoria del settore commercio la Filcams, stanno arrivando strani messaggi e "sollecitazioni" da parte della proprietà a disdire l'iscrizione o a passare ad altre sigle, forse più compiacenti, al fine di vedersi riconosciuta la possibilità di transitare nel nuovo gruppo che si appresta a subentrare al Gruppo Perri».

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Ed ecco la puntualizzazione: «Alla proprietà ricordiamo che la libera iscrizione al sindacato è garantita dalla Costituzione e dallo Statuto dei lavoratori, e che il transito dei lavoratori nella nuova gestione è un diritto previsto dalle procedure di cessione e non una concessione del gruppo cedente. Qualora si fosse in presenza di un tentativo di intimidazione dei lavoratori, è bene che si sappia che la Cgil non arretrerà di un millimetro sul piano della tutela dei diritti acquisiti e sulle spettanze finora a vario titolo maturate, nondimeno sulla salvaguardia del corretto transito dei lavoratori nel nuovo gruppo».

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I tre sindacalisti concludono annunciando che sulle tematiche del settore commercio non faranno sconti a nessuno e che vigileranno per garantire la difesa dei diritti di lavoratori. Una lotta che «dovrà vedere il coinvolgimento e la chiamata a responsabilità sociale di tutti coloro che a vario titolo svolgono funzioni di governo a livello locale, regionale e nazionale».

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