Riceviamo e pubblichiamo la nota del consigliere comunale e provinciale Sergio Costanzo.
'“Fusione per incorporazione” non significa “annessione” o “annullamento della parte incorporata”. Sembra invece che i manager delle Azienda ospedaliere “Mater Domini” e“Pugliese-Ciaccio” abbiano preso alla lettera il termine giuridico contenuto nella legge regionale che istituisce la nuova Azienda universitario-ospedaliera “Renato Dulbecco”. I primi atti adottati dai management, non si capisce se concordati con l’ufficio del commissario del piano di rientro in sanità, sembrerebbero andare in questa deprecabile direzione, almeno a giudicare dalle reazioni di alcune sigle sindacali. Ma c’è di più. Non è un mistero che i primi passi dell’istituenda Azienda universitaria-ospedaliera abbiano provocato molti malumori tra gli operatori sanitari del “Pugliese-Ciaccio” che si sentirebbero emarginati dalle scelte compiute e da quelle che si stanno per compiere. Al punto che si sussurra di un esodo in massa nei prossimi mesi di molti primari e di altri valenti medici che preferirebbero prestare la loro opera presso le strutture private anziché sentirsi esclusi dal progetto della “Dulbecco”.
Poiché ancora non si conoscono nei dettagli le reali intenzioni del management e della Regione, appare d’obbligo chiedere chiarimenti all’ufficio del commissario e ai due manager delle Aziende destinate a fondersi per incorporazione. Posso solo dire che non staremo a guardare inerti. Già la nascita della seconda facoltà di medicina a Cosenza è stata una pillola difficile da digerire, ma se anche la sanità pubblica di Catanzaro, vanto e orgoglio della città per decenni, sarà penalizzata dall’”incorporazione” da parte dell’Università, faremo sentire la nostra voce. Il “Pugliese-Ciaccio”, incorporato o meno, è un patrimonio scientifico e professionale della città e della Calabria e non può diventare un’appendice o una succursale del Policlinico. Se si va avanti su questa strada, si vanificherà il progetto complessivo della “Dulbecco” che io ritengo importante, se accompagnato da precisi investimenti.
Chiederò al sindaco Fiorita, che è la massima autorità cittadina in materia di sanità pubblica, di valutare assieme ai capigruppo in Consiglio comunale le modalità per esercitare un controllo su quanto sta avvenendo, attraverso un confronto con il presidente della Regione, che è anche il commissario per il piano di rientro, con i due manager, con l’Umg, con i sindacati di categoria. Di certo, non permetteremo che venga cancellato quello che il “Pugliese-Ciaccio” ha rappresentato per la città e per i cittadini calabresi che per decenni vi hanno trovato professionalità, assistenza di livello, umanità'.
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