Se all'ex Mater Domini si faceva in un modo, all'Aou 'Renato Dulbecco' che ha un management che arriva dall'esperienza dell'ex Pugliese-Ciaccio non si può fare. Nell'attuale (lunga) fase di effettiva integrazione fra i due ospedali di Catanzaro stanno arrivando tanti nodi al pettine. Uno di questi è la gestione degli studi clinici, che altro non sono che progetti che includono la collaborazione con privati.
Con l'ex Aou Mater Domini si seguivano determinate prassi che sembrano non andare più bene a chi dirige adesso la 'Dulbecco'. Ci sono due indizi. La prima è la rettifica operata su studi precedentemente autorizzati che con espliciti richiami a un decreto delle presidenza della Giunta regionale (il numero 150 del 2013) fanno capire che l'antifona è cambiata. "Sono comprese nelle attività professionali a pagamento gli studi clinici e la sperimentazione di farmaci, vaccini e di altro materiale sanitario richieste da ditte o enti terzi all' Azienda contestualmente all'eventuale indicazione del responsabile dello studio stesso. Tali attività vengono espletate da professionisti autorizzati all'esercizio dell'ALPI nella disciplina inerente allo studio, approvato dal competente Comitato Etico, sulla base di apposita convenzione. In nessun caso, per le attività di cui al presente punto, possono essere introitati, direttamente, compensi da parte dei dirigenti interessati. Le suddette attività cosiddette "a pagamento", costituendo attività imprenditoriale, devono necessariamente garantire, oltre al previsto equilibrio costi/ricavi, anche un introito per l'azienda erogante". Cosa ha comportato questo richiamo. L'IBAN a cui destinare i versamenti per la prestazioni a pagamento non è più quello dell'UMG bensì della 'Dulbecco'. Inoltre, entra in scena la tassazione tipica dell'Alpi che, probabilmente, all'Aou Mater Domini, non era di costume comune. Inutile dire che queste novità stanno provocando sommovimenti nell'ambiente accademico.
Ma se due indizi non bastano, ne abbiamo un terzo per formare una prova. Fra non molto la 'Dulbecco' licenzierà due nuovi regolamenti: uno sull'Alpi e un altro sugli studi clinici. Nel 'non detto' del gergo amministrativo significa che qualcosa non andava e va corretto. Il management della 'Dulbecco' ci sta mettendo meno e non finirà a 'tarallucci e vino'. (g.r.)
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