'Dulbecco', gli universitari (a tempo e definito) dovranno prestare 24 ore settimanali di assistenza

La nota di 'chiarimento' del settore Risorse Umane con richiamo al Protocollo d'intesa che ha sancito l'integrazione fra Pugliese e Mater Domini, in cui però figurava la necessità di stipulare accordi attuativi

Non c'è alcuna differenza fra docenti a tempo pieno e a tempo definito: alla 'Dulbecco' dovranno prestare assistenza per non meno di 24 ore a settimana. E' quanto stabilisce una missiva inviata oggi dall'ufficio 'Risorse Umane' è che si concentrava sul "debito orario" del personale universitario. 

"Al fine di fugare alcuni dubbi sollevati relativamente alla problematica indicata in oggetto - si legge nella nota-, con la presente si richiama l'articolo 19. c. 11 lett. a) del Protocollo d'intesa" siglato da Regione e UMG di Catanzaro "ai sensi del quale 'l'impegno orario del personale universitario da dedicare alle attività assistenziali non può essere inferiore alle 24 ore settimanali'. "Con il suindicato Protocollo - si legge ancora -, pertanto, fatte salve diverse determinazioni ad integrazione di quanto convenuto non è prevista alcuna differenziazione dell'impegno orario dovuto dal personale universitario a tempo pieno rispetto a quello a tempo definito attivato assistenzialmente". 

Va detto che finora, anche da quando è stata istituita la 'Dulbecco' il personale universitario era rimasto fermo a 19 ore settimanali. Va altresì sottolineato che il protocollo d'intesa fra Regione e UMG, oltre a specificare l'orario minimo da prestare all'assistenza da parte degli universitari, precisava la necessità della stipula di un accordo attuativo fra la stessa università e la 'Dulbecco', che non ha alcun richiamo nella nota delle 'Risorse Umane', anche se probabilmente la nota è scaturita dalla necessità di aggiornare (e uniformare) i sistemi.  

Più in generale nel protocollo d'intesa si fa riferimento al "piano di lavoro" dei vari reparti, che dovrà tenere conto degli orari di servizio e dei turni di guardia. Guardie notturne che sono uno dei 'nodi', sottolineati in più circostanze, in cui l'attuale management della 'Dulbecco' vuole apportare sostanziali modifiche rispetto alle prassi finora seguite al Policlinico abbandonando la logica di quelle interdivisionali. 

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