L'azienda ospedaliero-universitaria 'Renato Dulbecco' è intenzionata a dotarsi di una tac mobile intraoperatoria. Si punta a utilizzare una somma di circa 1,9 milioni di euro, derivanti da 'economie' di precedenti interventi finanziati.
La decisione dell'azienda catanzarese è stata assunta a seguito della richiesta del primario di Neurochirurgia, Giuseppe Mauro, in cui veniva sottolineato come l'apparecchiatura "presenta più applicazioni dirette tali da migliorare nettamente i risultati clinici per i pazienti. Nel percorso di chirurgia per tumori cerebrali permette di identificare residui neoplastici non visibili ad occhio nudo, implementando pertanto le percentuali di resezione completa ed il conseguente incremento di sopravvivenza. Garantisce la precoce identificazione di eventuali complicanze emorragiche con conseguente riduzione di morbidità/mortalità. Incrementa in maniera statisticamente significativa la correttezza del posizionamento dei mezzi di sintesi spinale con minor rischio di danno neurologico migliorando i tempi di recupero. Riduce nettamente i tempi chirurgici ottimizzando la durata dell’anestesia e l’utilizzo della sala operatoria con la conseguente opportunità di trattare un maggior numero di pazienti".
Adesso si attende l'ok del settore Edilizia Sanitaria ed Investimenti Tecnologici del dipartimento regionale Salute e Welfare della Regione Calabria.
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