
La telenovela della realizzazione di un nuovo ospedale a Catanzaro si arricchisce di un inaspettato capitolo. L’ultima notizia, pubblicata nei giorni scorsi sui vari media, dalla quale emerge uno stanziamento di circa 700.000,00 euro per il progetto di ampliamento e riqualificazione del Pronto Soccorso del presidio ospedaliero “Pugliese-Ciaccio”, ci lascia tanto sorpresi quanto compiaciuti. Tutto ciò come conseguenza di un accordo stipulato tra l’Azienda Ospedaliero Universitaria “R. Dulbecco” e il Dipartimento Salute della Regione Calabria, la quale, per l’appunto, ha erogato la suddetta somma, oltre ad altri finanziamenti per gli ospedali di Cosenza e di Reggio Calabria per un totale di 1.500.000,00 euro. Prendiamo atto di quanto reso pubblico dopo avere dapprima posto l’accento sulla necessità di un secondo Pronto Soccorso, da allocare presso il Policlinico Universitario in località Germaneto, e dopo i ripetuti inviti rivolti dal Presidente Occhiuto al Sindaco Fiorita, e all’intera all’amministrazione comunale di Catanzaro, di determinarsi quanto alla ubicazione dell’eventuale nuovo ospedale o alla ristrutturazione di quello già esistente. Nell’assenza di una risposta di merito, nel quadro di un galleggiamento che contraddistingue l’attuale maggioranza che regge le sorti del capoluogo di Regione, veniamo dunque a conoscenza, da qui il compiacimento (perché razionalmente farebbe sottintendere ad una scelta di fondo effettuata), per il predetto finanziamento che, nello scenario di autentica stagnazione, appare come un fulmine a ciel sereno, anche perché nei precedenti incontri mai era stato annunciato l’importante intervento. A tanto si aggiunga la radicale assenza, all’interno del nuovo Piano Strutturale Comunale (PSC), prossimo ad essere presentato in Consiglio Comunale, di una qualsivoglia, chiara previsione circa la localizzazione del nuovo nosocomio catanzarese. E allora, crediamo con convinzione che sia tanto necessaria quanto ineludibile una chiara consapevolezza, da parte dell’amministrazione comunale, di una seria programmazione sanitaria che deve interessare la nostra Città.
Non è più possibile, lo diciamo da tempo, procedere con decisioni momentanee e affrettate, implicanti l’impiego di pubblico danaro, non inserite in un sistema definitivo di programmazione. Ciò è fondamentale, se non vogliamo che la spesa pubblica di riferimento si riduca in uno sperpero, con evidente danno per la collettività. Occorre conoscere, senza trucchi e senza inganno, direbbe qualcuno, i veri contenuti, qualora esistenti, della suddetta programmazione per cui, in presenza ormai di un unico soggetto giuridico quale l’A.O.U. “R. Dulbecco”, è necessario decidere, in un senso o nell’altro, il destino dell’attuale presidio “Pugliese-Ciaccio” e del Policlinico Universitario. Non è possibile procedere ascoltando voci discordanti di vario contenuto, come ad esempio, a tacer d’altro, quelle in merito alla messa a norma o meno dell’attuale presidio ospedaliero di Viale Pio X. Riteniamo che la politica comunale debba uscire allo scoperto con una voce chiara ed unanime, adottando di conseguenza una scelta definitiva, non più procrastinabile. Con il finanziamento di danaro pubblico da poco disposto, volto a potenziare l’attuale ed unico Pronto Soccorso, per coerenza si “dovrebbe” pensare ad una decisione già adottata, seppur in silenzio e non resa di pubblico dominio, di mantenimento e riqualificazione del Pugliese-Ciaccio. E ciò ci rende parzialmente soddisfatti, in quanto restano tutte le indecisioni sulla costruzione del nuovo ospedale e sull’istituzione di un secondo Pronto Soccorso.
E’ una scelta dettata dalla logica delle cose, dal buon senso, dal diritto alla salute di un intero territorio e, non per ultimo, dalla presenza illogica e contraddittoria di unità di Pronto Soccorso, non sempre all’altezza dei loro compiti, presso piccoli ospedali di periferia. Se il servizio di P.S. esiste già da anni in presidi ospedalieri vicinissimi a Catanzaro, appare del tutto logico che non possa assolutamente non esistere all’interno di un hub come il Policlinico Universitario, magari razionalizzando l’intera rete provinciale. Ci pare davvero un paradosso argomentare sulla base della insufficienza del numero di accessi, senza citare i dati delle varie realtà, per concludere nella direzione della impossibilità di un secondo Pronto Soccorso al servizio dell’area centrale regionale. Occorre un’energica volontà politica per sgombrare il campo da argomenti finemente pretestuosi e strumentali. Così come non appare credibile, in conclusione, pensare che nell’A.O.U. “Dulbecco”, la più importante operante in Calabria, non esistano valide professionalità in grado di avviare un’oculata attività di razionalizzazione e distribuzione dei reparti tra le varie strutture presenti sul territorio, rendendo così necessario il ricorso a competenze esterne che, di certo, porteranno ad allungare i tempi di interventi periodicamente annunciati ma da sempre in attesa di essere concretizzati.
Dott. Sergio Gaglianese – Presidente La Tazzina della Legalità
Avv. Peppino Mariano – Presidente Confassociazioni Calabria
Avv. Aldo Costa
Avv. Francesco Bianco
Avv. Raffaele Lucia
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