Duplice omicidio a Davoli, i parenti della vittima chiedono un milione di euro di danni al killer reo confesso

Un milione di euro è la richiesta di risarcimento danni per la morte della parente Francesca Petrolini, difesi dall'avvocato Gianni Caridi, uccisa insieme al compagno Rocco Antonio Bava il 23 dicembre 2018 a Davoli Superiore all'interno della tabaccheria della donna.

Il processo penale a carico del reo confesso Giuseppe Gualtieri, arrestato per il duplice omicidio nei confronti dell’ex coniuge, si concluderà il 12 giugno.

In quella data, infatti, si terrà l’ultima udienza, nel corso della quale il Pubblico ministero, Chiara Bonfadini replicherà alla discussione degli avvocati dell’imputato, Vincenzo Cicino e Salvatore Staiano, entrambi del Foro di Catanzaro.

I difensori, nella loro discussione, hanno richiesto l’assoluzione dell’imputato per il delitto dell’ex coniuge Petrolini poiché incapace d’intendere e di volere; mentre per l’omicidio del compagno Bava, la difesa ha eccepito la legittima difesa putativa.

A tali richieste replicherà l’avvocato Giovanni Caridi, per le parti civili, e il sostituto Procuratore della Repubblica, che, nel corso della sua requisitoria, ha richiesto la pena dell’ergastolo per Gualtieri, imputato, non solo del duplice omicidio ma anche dei reati di minaccia, stalking e porto abusivo di armi, con le quali ha commesso l’omicidio.

Tra le parti civili vi sono i parenti di Francesca Petrolini , difesi dall’avvocato Giovanni Caridi, del Foro di Catanzaro, che, in sede di discussione ha richiesto l’applicazione della pena ritenuta "di giustizia", tenuto conto dell’aggravante della premeditazione e dei futili motivi, e il risarcimento del danno quantificato in un milione di euro; ed i parenti di Rocco Antonio Bava , difesi dall’avvocato Ignazio Di Renzo, del Foro di Vibo Valentia.

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