"Duse e Deledda, femministe ante litteram", convegno a più voci a Cosenza

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  16 ottobre 2024 13:52

 Cent'anni fa ci lasciava Eleonora Duse: soprannominata "la divina" e ritenuta la più grande attrice teatrale della Belle Epoque, la Duse è stata un mito del teatro italiano a cavallo tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento. Interpretò un unico film, “Cenere”, tratto dal romanzo di Grazia Deledda che, nel 1927, fu la prima donna insignita del Nobel per la letteratura. Cosa accomuna Eleonora Duse e Grazia Deledda? Potremmo definirle due femministe ante litteram: Deledda e Duse, nel XIX secolo, ciascuna nel proprio ambito, diedero il loro contributo per l’emancipazione e la dignità femminile, non fermandosi alle apparenze, non facendosi ostacolare dai pregiudizi e perseguendo i propri obiettivi.

L’attrice “divina”, a 100 anni dalla sua morte, e la scrittrice premio Nobel, a 120 anni dalla prima edizione del romanzo “Cenere”, unico film interpretato dalla Duse, saranno celebrate in un convegno che si svolgerà il 23 ottobre, alle 17,30, a Cosenza, a Villa Rendano; il tema: “Eleonora Duse e Grazia Deledda, un Novecento tra teatro e narrativa”. L’appuntamento rientra nelle iniziative volute dal Ministero della Cultura, previste in tutta Italia, per la celebrazione del centenario della morte di Duse, e che si svolgono a cura del Comitato nazionale Duse, per la cui presidenza il Mic ha nominato Bruno Giordano Guerri, presidente della fondazione “Il Vittoriale degli italiani”. “Un curioso destino – dice Guerri - unisce e divide Grazia Deledda ed Eleonora Duse.

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La scrittrice è poco ricordata e, purtroppo, anche poco letta; Duse, della quale non si hanno registrazioni di spettacolo in teatro, ovviamente, per motivi di epoca storica in cui ha vissuto, è famosissima ancora e celebrata. Duse è ricordata anche per la sua famosa storia d’amore con D’Annunzio, ma c’è di più, qualcosa che verrà esplorata proprio in questo convegno”. Al convegno anche Pierfrancesco Bruni, scrittore e critico letterario, componente della giunta del Comitato nazionale per il centenario della morte di Eleonora Duse. “Con la Duse le innovazioni teatrali trovano una rivoluzione, che non è soltanto di linguaggi, perché è un linguaggio gestuale quello della Duse, ma un’innovazione dal punto di vista della visione della rappresentazione teatrale. C’è la poesia in Eleonora Duse, e questa rappresentazione poetica è una rappresentazione soprattutto simbolica”. A dissertare saranno, inoltre: Maria Pia Pagani, università degli studi “Federico II” di Napoli, studiosa dell’università italiana conosciuta a livello internazionale per le sue ricerche sul teatro russo e l’arte di Eleonora Duse; Marilena Cavallo, docente di letteratura italiana, saggista, studiosa di Pirandello, D’Annunzio, Vittorini e di problematiche relative alla letteratura italiana ed europea del Novecento; Mario Bozzo, presidente premio per la Cultura del Mediterraneo; Adele Bonfiglio, direttrice biblioteca nazionale di Cosenza. In video collegamento da Roma, interverrà Bruno Giordano Guerri; previsti i saluti del sindaco di Cosenza Franz Caruso e della dirigente dell’Ambito territoriale di Cosenza, Ufficio V, Loredana Giannicola. L’incontro gode del patrocinio della fondazione “Attilio ed Elena Giuliani”, del Comune di Cosenza, del “Vittoriale degli italiani”, della biblioteca nazionale di Cosenza, dell’Ufficio V dell’Ambito territoriale di Cosenza.

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