di GIOVANNA BERGANTIN
Non si legge mai tanto quanto in vacanza. Almeno nelle previsioni. C’è sempre un saggio d’autore e una lunga siesta sotto l’ombrellone da recuperare. Fantasia e abbandono tra le pagine, distanti da rumors circostanti, immersi dentro le righe. Si parte recuperando il libro che non si è letto tutto per passare a scartabellare tra gli scaffali della libreria e recuperare volumi ancora cellofanati. Si finisce, poi, per fare un lungo giro in libreria sfogliando le novità di cui non si riesce mai a stare al passo. Si rovista in edicola, si guarda, si ripassa per comprare. Ce n’è per tutti i gusti. Forse è bene decidere per un classico, sempre attuale, o per un saggio inglese, magari in lingua madre. C’è anche il fantasy, il poliziesco o il romanzo d’autore. Ci sta per le ore di relax. Però l’idea non passa. Basterà una playlist da downloadare? Perché il libro ci vuole. Per tutto l’anno si è aspettato questo periodo da dedicare alla lettura pura. All’approfondimento di qualche autore e alla meditazione. Sarà una buona compagnia. Senza contare che al rientro o anche nelle serate con gli amici si può parlare di un libro letto o riletto. E allora con quali autori possiamo andare in vacanza? Per quel che ci riguarda abbiamo selezionato tre libri da portare ovunque.
Per chi ama le letture impegnate o intriganti, il romanzo “Inventario di quel che resta quando la foresta brucia” di Michele Ruol, che ha vinto nel 2024 il premio Berto ed è nella cinquina finalista del premio Strega 2025. Gli oggetti quotidiani, un cesto, le calamite su un frigorifero, sono mezzi che portano le impronte di chi li ha usati e ricordano l’intimità perduta di un Padre e una Madre che ricostruiscono la vita dopo che i due figli sono entrambi morti in un incidente. Negli oggetti i ricordi inseguono chi rimane. Oggetti che inquietano nella loro indifferenza al destino degli uomini. Ma non è detto che qualcosa non possa cambiare e rinascere.
Consigliato un libro di poesie che dà voce alle emozioni regalando la possibilità di immergersi in un mondo di sensazioni e sentimenti: “Pane e poesia” dell’artista calabrese Annalina Paradiso, una raccolta di 83 liriche che fanno bene al cuore, parole incisive, essenziali che catturano la gamma infinita di passioni che animano l’animo umano. Tra le proposte, anche un volume di Gianrico Carofiglio intitolato “Il passato è una terra straniera”. Un romanzo complesso e intenso che affronta temi molto attuali fra le giovani generazioni. Del libro, vincitore del Premio Bancarella 2005, il regista Daniele Vicari ne ha fatto un film uscito nelle sale nel 2008. È la storia di una tormentata amicizia giovanile che porta il protagonista a non liberarsi mai realmente dal proprio passato fino a decidere di autodenunciare gli errori di gioventù.
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