Era stata eletta Miss Italia nel 1977 a Santa Eufemia di Aspromonte
22 novembre 2023 10:22di VINCENZO SPEZIALI
Quando Giovanni Pugliese e poi Antonio Ciacci, mi hanno comunicato che Anna era morta, confesso di esserci rimasto male, con la tristezza che ti fiacca il respiro.
E penso ad Anna, al suo modo di essere, cioè amabile, coltissima, bellissima e intelligentissima, ovvero l'antitesi del 'divismo d'accatto', che molte sue colleghe (o presunte tali) hanno e manifestano, per la gioia dei parvenu (ben descritti dai nostri amici Carlo ed Enrico Vanzina).
Anna no, non era così! Se lo dico, è perché trattasi della verità, in quanto qsapeva persino essere indifferente allo 'star system', anzi come diciamo a Roma...'nun gliene poteva frega` de meno'!
D'altronde, proprio Giovanni Pugliese, Antonio Ciacci e Vincenzo Ferrari, sono stati testimoni di una cena che feci a Roma -in un ristorante dei Parioli- proprio con Anna, la quale divertita e senza nessuna 'spocchia' (certamente in virtù del bene che mi ha sempre voluto!), stette con noi e ci fece morire dal ridere.
La conobbi, la cara Anna mia, allorquando lei divenne mia 'collega', nella Direzione Nazionale dell'UDR, cioe` un ennesima sigla della 'mutazione genetica DC', fondata dall'indimenticabile ed indimenticato Francesco Cossiga e di cui io, al solito, vista l'età del tempo coevo (parliamo del 1998) ed 'eterno bambino democristiano', ero, come solito, a capo del Giovanile.
Specifico: i leaders 'scudocrociati', utilizzavano questo mio incarico, poiché ciò mi garantiva di essere membro di diritto del 'sinedrio' dei grandi (come appunto escogitò, il mio padre politico e putativo, Arnaldo Forlani), datosi quale intento, quello intento di 'prepararmi' ad essere un esponente, della futura 'classe dirigente'.
Non torno in merito a tal questione, né intendo commentare le 'laicamente blasfemiche imposture' di plurimi figuranti odierni (magistrati inquirenti compresi!), epperò erano, anche gli anni, della mia giovinezza e di quella dei miei amici di infanzia, che a loro volta non mi hanno mai abbandonato: si sa, i sentimenti esistono, pure per me, pur se non si devono 'divulgare', altrimenti 'qualche frescone' potrebbe approfittarne.
Difatti, Anna Kanakis, venne 'investita' nel ruolo di 'Responsabile Cultura e Spettacolo' e per di più in un 'clima di apparente vestustita`democristiana', quondi ciò appariva assurdo o meglio 'frutto dell'estrosità cossighiana' (a me e a lui, i detrattori -i quali sono sempre 'carogne'- tentano di 'pungerci' propalando e mistificando, il nostro essere 'dissacranti', ma lui se ne beava, mentre io 'castigo'!) e tornando alla mia Anna, lei venne nominata in tal guisa, svolgendo bene il suo incarico.
Tra un 'superfluo ribadire' quanto diventammo amici, in più, immediatamente -tanto è vero cio' che apparimmo assieme, in una puntata di 'Telecamere', condotta e ideata, dalla cara Anna La Rosa-vi fu un vero e proprio 'cementificato affetto', perdurante sino ai nostri giorni.
L'ho sentita, per l'ultima volta, mesi addietro e mi disse: "ho qualche problema, però 'topolo' -in tal modo mi appellava e molti ne sono testimoni!- ti voglio bene".
Perché, perché, hai sofferto in silenzio?
Gia... è vero, la sua 'sicilianita`', il suo contegno 'greco', l'intimo essere 'donna e femmina'!
Ieri sera, quando ho detto ad Alberto Tarallo della morte di Anna, pure lui -grande produttore cinematografico e televisivo- ha avuto un sussulto di costernato dolore, assieme al marito di Manuela Arcuri (lei non era con noi, un impegno improvviso) e Maria Carboni (figlia del grande Flavio!), la quale mi ama ed è amica vera, mi consolavono, assieme ad un grande amico, ovvero Fausto da Parma.
Si, Anna ci lascia, ma noi non la dimentichiamo, perché come disse Giovanni Pugliese -durante la nostra cena!- "a Kanakis...s'annamo a diverti"?
Annare`, ci sarò da te, per l'ultimo saluto e ricorda (...ma tu lo saprai certamente!): ti voglio bene!
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