E se l'Università prendesse il posto dell'ospedale "Pugliese"?

di CLAUDIO PILEGGI*

Partiamo da una certezza: il ritorno di facoltà universitarie in centro è una necessità assoluta, ma anche una scelta logica e affascinante. Detto questo, occorre pensare alla allocazione, e il dibattito deve spostarsi solo su questo aspetto al fine di trovare la migliore soluzione in tempi brevissimi. Devo dire che la mia associazione, Cara Catanzaro, è da tempo che si batte in questo senso, e a tal proposito negli anni scorsi abbiamo anche incontrato varie istituzioni, comunali, universitarie e legali, e tutti si erano dimostrati d’accordo ma senza dimostrare eccessiva convinzione. Ora, sembra che finalmente si sia presa quasi unanime coscienza di questa necessità.

Il Convitto Galluppi, scelta indicata dal sindaco, potrebbe essere una soluzione idonea e prestigiosa, anche se riteniamo un peccato spostare la storica istituzione in altro luogo (Mazzini?). Si è già ampiamente parlato di altre potenziali sedi, tutte idonee (caserma Triggiani caserma Pepe ad esempio) ma noi ci concentreremmo su una di cui non si è ancora parlato e che potrebbe ospitare almeno la facoltà di Giurisprudenza: l’attuale palazzo della provincia. Si sa infatti che dopo il ridimensionamento della funzioni delle provincie, gli organici delle stesse si sono notevolmente ridotti e basta andare in quei locali per notare tantissimi spazi vuoti (tanto da essere stata proposta in parte per la facoltà di psicologia un paio di anni fa). Si tratta di una struttura costruita negli anni ’60, e che quindi non necessiterebbe di adeguamenti eccessivi, e anche gli spazi interni (divisioni facilmente adeguabili) sembrano idonei a ospitare aule e uffici. La provincia, quel che ne rimane almeno, si potrebbe tranquillamente spostare nei locali anche più prestigiosi di piazza Le Pera, attualmente sede provvisoria della Questura in attesa del completamento dei lavori di ristrutturazione di quest’ultima. L’annunciato parcheggio sotterraneo in piazza Prefettura, potrebbe poi risolvere il problema parcheggi per gli utenti e docenti della facoltà.

Ma oltre a questa idea, ne abbiamo un’altra che oseremmo definire “rivoluzionaria”. Si parla da tempo della necessità di costruire il nuovo ospedale proprio nella zona di Germaneto, anziché adeguare il Pugliese. Ci sarebbero già pronti, se ben ricordiamo, ben 170 milioni di euro. Sarebbe una scelta che affosserebbe definitivamente anche la zona nord della città, viste le migliaia di persone che quotidianamente orbitano attorno al nosocomio cittadino, il più importante della regione. E se dovesse succedere, occorrerebbe pensare cosa fare dell’attuale enorme struttura del Pugliese, visto che una semplice “casa della salute” di cui si parla non potrebbe assolutamente compensare la perdita. E allora, si potrebbe pensare a trasferire il Pugliese a Germaneto, evitando però di costruirlo di sana pianta, ma allocarlo invece nell’attuale struttura del Campus, naturalmente con i dovuti adeguamenti e ampliamenti. Adeguamenti che dovrebbero di conseguenza essere apportati al Pugliese per destinarlo a sede di tutte le restanti facoltà, quindi non solo giurisprudenza.

Gli spazi sono così abbondanti che si potrebbe addirittura pensare anche a nuove facoltà da istituire ampliando l’offerta formativa dell’UMG. Si otterrebbe in questo modo di avere una vero polo sanitario di altissimo livello a Germaneto, quindi agevolmente raggiungibile dal resto della regione, con Policlinico universitario e Ospedale regionale, e un vero polo umanistico-giuridico nel centro nord della città con la presenza di migliaia di studenti e utenti. Si pensi solo come sarebbe frequentato dagli stessi il limitrofo Parco della Biodiversità, stile campus inglese, altro che le aride colline di Germaneto… A noi piace pensare in grande!

*associazione “Cara Catanzaro”

CLICCA QUI