E' sempre febbre di Jazz fra Roccella Jonica, Rende e Catanzaro

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images E' sempre febbre di Jazz fra Roccella Jonica, Rende e Catanzaro
De Paola e Gori
  05 aprile 2025 07:56

di VITTORIO PIO

 Tira aria di rinnovamento per il Jazz in Calabria, con la notizia che ha avuto un suo crisma di ufficialità da pochi giorni nella nomina triennale di Mirko Onofrio come direttore artistico di Rumori Mediterranei, il festival internazionale che ha proiettato il nome di Roccella Jonica nel mondo, grazie alla visione anticipatrice e moderna del Senatore Sisinio Zito, raro esempio di mente illuminata e prospettica nella nostra triste scena politica. Al musicista di origine cosentina vanno tutti I nostri auguri perchè si è preso una bella gatta da pelare: negli ultimi anni la manifestazione aveva smarrito parte della sua identità avanguardista costruita in maniera brillante ed originale negli anni.

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Mirko Onofrio

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L'ultimo direttore artistico è stato Vincenzo Staiano, che nonostante la sua buona volontà, ha sofferto anche il mancato rinnovamento di un pubblico che ormai si ritrova presso il magnifico Teatro al Castello di Roccella, soprattutto per ammirare i divi del pop, che da qualche anno stanno frantumando record di presenze e gradimento nella fittissima programmazione estiva curata dal promoter Maurizio Senese. A proposito di strutture all'avanguardia e di musica avvincente, sta per partire presso il TAU (Teatro Auditorium Università della Calabria), hub culturale di enorme rilevanza, la nuova stagione di “JAZZAMORE”: lunedi sera (7) di scena il quartetto di Seamus Blake, un sassofonista di eloquio torrenziale in passato al fianco di John Scofield che lo ha tenuto a battesimo in un carriera che lo ha visto collaborare anche con David Bowie nelle sessions di “Blackstar”, il suo ultimo e sofferto album in studio, ma anche Roger Waters, l'ex leader dei Pink Floyd nel suo recente tour dal vivo, che ha toccato anche l'Italia. Insieme a lui una ritmica composta da Orlando Fleming (basso), il poderoso Greg Hutchinson (batteria) e l'ottimo Alessandro Lanzoni (piano). Il 27 aprile una sorta di all-star in ambito fusion con Dave Weckl, batterista americano da tempo trasferitosi in Italia che I più ricorderanno al fianco di Chick Corea, Richard Bona, bassista camerunense che ha sviluppato una trascinante carriera in solo dopo aver collaborato a stretto contatto con altre stelle del jazz del calibro di Pat Metheny, Michael Brecker, Mike Stern e tanti altri, il chitarrista Ciro Manna e il tastierista Mica Lecoq.

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Il 10 maggio invece un sincero e coerente omaggio nei confronti del sempre più indimenticabile Pino Daniele. grazie al progetto Nero A Metà Experience, composto da alcuni dei musicisti che hanno collaborato con lui nei suoi primi dischi: Agostino Marangolo, Gigi De Rienzo ed Ernesto Vitolo, non hanno bisogno di troppe presentazioni per la straordinaria cifra qualitativa ed espressiva messa in evidenza nel corso delle loro rispettive e parallele carriere, che convergono ancora una volta nel nome di uno dei nostri cantautori più rappresentativi. La rassegna è promossa da MK Live e patrocinata dall'Università della Calabria, info sul primo concerto e prevendita su https://link.dice.fm/SeamusBlake-TAU.

Ma dell'ottimo Jazz si è ascoltato anche ieri sera a Catanzaro per la prima edizione di “Jazz Itinera”, curata dall'Associazione Culturale Officine Musicali Pitagora, che ha presentato il concerto di Nico Gori, ospitato per l'occasione dal trio di Francesco Miniaci. Gori è un clarinettista e sassofonista di eloquio e sostanza, conosciuto anche per la sua storica militanza con Stefano Bollani: ieri non si è certo risparmiato in un set palpitante composto da standards, incursioni nel prediletto Brasile ed alcune pagine prese a prestito da altri repertori dorati come la magnifica “Voyage”, un tema meraviglioso di Kenny Barron. Bravissimi i suoi intelocutori: aspettiamo di vedere confermato il talento messo in mostra da Miniaci in un più consono pianoforte acustico, una certezza il contrabbassista Mimmo De Paola, tellurico e pieno di idee il batterista Maurizio Mirabelli, per una bella serata sottolineata dalla partecipazione consapevole del non foltissimo pubblico presente, fra cui si segnala la puntualissima assenza di altri musicisti, che, speriamo sopratutto per loro, avranno modi di rifarsi in una delle prossime occasioni.

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