Ecco il vero progetto su Villa Bianca: Centro epidemiologico e Casa della Salute. E Abramo rilancia sull'integrazione degli ospedali

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Ecco il vero progetto su Villa Bianca: Centro epidemiologico e Casa della Salute. E Abramo rilancia sull'integrazione degli ospedali

  22 aprile 2020 09:12

di GABRIELE RUBINO

Su Villa Bianca si farà uno studio di fattibilità per capire la soluzione migliore per recuperare una struttura ampiamente sottoutilizzata. Difficile, e questa è l'opinione del commissario dei due ospedali di Catanzaro Giuseppe Zuccatelli, che divenga un centro Covid in tempi utili. Piuttosto, e questo è emerso nelle dichiarazioni a margine del sopralluogo nell'immobile di Mater Domini, è verosimile che si possa fare una struttura specializzata in Malattie Infettive e assieme una Casa della Salute che assorba i codici bianchi che in periodi “tradizionali” invadono il pronto soccorso. Un centro epidemiologico per prevenire nuove ondate del Covid-19 o mutazioni del virus nei prossimi mesi ed anni (LEGGI QUI IL SOPRALLUOGO DI OGGI). Precisazione "terminologica". In Italia, per Covid Hospital si intende una struttura che nelle prossime settimane serve a condurre gli isolamenti dei casi positivi per evitare "promiscuità" in quelli domiciliari. Misura accompagnata dal contestuale rafforzamento della rete territoriale (vedi Unità speciali di continuità assistenziale). 

Banner

UN CENTRO EPIDEMIOLGICO E CASA DELLA SALUTE. NON UN COVID HOSPITAL A VILLA BIANCA- La verità è che la cortina fumogena sul centro Covid nel quartiere Mater Domini serviva un poco a tutti gli attori istituzionali in campo. Al rettore dell’Umg De Sarro per distrarre l’attenzione dall’unica vera ipotesi in campo per l’area centrale. Quell’edificio C (o in alternativa l'edificio A, con il trasferimento delle attività residue "ordinarie" nell'edificio C) del Policlinico che, per vicinanza al resto delle attività ospedaliere e per posizionamento territoriale, resta la più veloce soluzione per affrontare il coronavirus fin da subito, cioè nella Fase 2 che ormai è alle porte. Un’idea che agli universitari non va giù dopo aver saggiato i contagiati con il trasferimento coatto dalla Rsa di Chiaravalle (da cui hanno comunque ottenuto dall’Asp di Catanzaro 8 Oss e 4 infermieri). L’edificio C come Covid Hospital immediato è invece l’idea del commissario straordinario Giuseppe Zuccatelli (che ieri ha incassato l’ordinanza favorevole del Tar, proprio nel giudizio contro gli accademici), e che su Villa Bianca ha parlato con più franchezza sostenendo che è un progetto a medio-termine che può servire all’intera città di Catanzaro. E su questo non ci piove. Il sindaco Sergio Abramo ha “fiutato” la possibilità di intercettare risorse aggiuntive per il capoluogo legate all’emergenza della pandemia. Dunque, al netto della suggestione Covid, il tavolo tecnico che si riunirà per la prima volta giovedì al Comune di Catanzaro prenderà atto che su Villa Bianca si possono concentrare risorse sulla ricerca epidemiologica e sull’assistenza socio-assistenziale nei prossimi anni. Un affare che supera i contorni sanitari, ma che alletta soprattutto chi si aggiudicherà l’appalto per la ristrutturazione dei locali a Mater Domini.

Banner

L'IMPULSO ALL'INTEGRAZIONE DEI DUE OSPEDALI DI CATANZARO- Al di là della contingenza legata al Coronavirus, l'esperimento Villa Bianca può essere effettivamente l'anticamera della tanto "sudata" integrazione fra Pugliese-Ciaccio e Mater Domini.Il rettore De Sarro ha dichiarato sostanzialmente che può rappresentare il primo stress test per l'unificazione più ampia dei due ospedali catanzaresi. Se andrà bene, allora si andrà avanti. Il sindaco Abramo lo ha come obiettivo dichiarato da anni. In cima alla lista. Quest'oggi ha rivelato che è già pronta una bozza per una nuova legge regionale e che sarà presto trattata in Aula con il beneplacito del presidente di Palazzo Campanella Domenico Tallini. Poco più di un anno fa, una legge sull'unificazione dei due ospedali catanzaresi fu approvata dal Consiglio regionale, ma poi fu prontamente impugnata dal governo nazionale su impulso della struttura commissariale guidata dal generale Saverio Cotticelli. Da allora il tema è scivolato nel dimenticatoio. Le risorse sulla carta sono tante: 170 milioni di euro per il nuovo ospedale (che il Consiglio comunale deve decidere dove collocare), 25 milioni per l'adeguamento delle strutture esistenti del Policlinico e appunto i 40 milioni per la Casa della Salute. Quest'ultima in teoria dovrebbe "sostituire" l'ospedale Pugliese con il nuovo presidio (da 170 milioni) collocato nei pressi del campus universitario. C'è ancora da valutare la "sostenibilità" di appalti che sono al 50% coperti dal privato nel quadro del project financing. I soldi stimati per ristrutturare Villa Bianca sarebbero risorse aggiuntive.  

Banner

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner