EcoFest a Catanzaro: 'Ambiente e sostenibilità' guardando al futuro (VIDEO INTERVISTE)

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  03 ottobre 2024 12:59

Tutelare, proteggere e valorizzare. E' questo il filo conduttore attorno al quale ruota EcoFest 2024, la manifestazione promossa dall'associazione Alma rinata, presieduta dall'avvocato Raffaele Lucia, presentata stamattina alla Casa delle Culture, a Catanzaro moderato dal giornalista Paolo Di Giannantonio. Un Festival dedicato all'ambiente e alla sostenibilità declinato a 360 gradi. Ed è stato proprio il presidente Lucia a spiegare il programma tra laboratori, mostre, dibattiti e passeggiate “alla scoperta di scorci del centro storico non ancora  esplorati”.  

Poi, il  dibattito. Un confronto a più voci che ha visto in sala anche i ragazzi del Polo tecnico professionale economico Grimaldi-Pacioli-Petrucci-Ferraris-Maresca accompagnati dai loro docenti. 

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Ha aperto i lavori il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso che ha elencato tutte le leggi e le articolazioni normative varate dal Consiglio regionale a tutela dell'ambiente: dal Parco marino "Secca di Amendolara" alla Riserva naturale di Gizzeria, a quella di Sant'Andrea Apostolo solo per citarne qualcuna. E poi, gli interventi sulla depurazione e quelli  a salvaguardia del patrimonio boschivo "istituendo task force anche con droni diventando quest'ultimo un modello di gestione". "Ma nulla senza una coscienza collettiva, senza la sensibilizzazione dell'uomo"  ha concluso. 

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Subito dopo è toccato al sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita,  parlare di ambiente e sostenibilità: "Decidiamo noi cosa sarà del nostro futuro", l'accorato appello ai giovani presenti in sala. 

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L'assessore comunale all'ambiente Irene Colosimo  ha portato la sua esperienza: quella di una giovane studenteessa che decide di studiare, di fare esperienza fuori - in Italia come all'estero -  "per poi avere la fortuna di rientrare nella sua città e mettere al servizio il suo sapere. Vi auguro - ha detto rivolgendosi ai ragazzi - di andare fuori, imparare, fare mille esperienze e avere poi la voglia di tornare a casa". 

Anche  Stefano Alcaro, professore  ordinario Umg e presidente Centro Crisea,  dopo aver portato i saluti del Rettore Giovanni Cuda  ha ricordato la sua esperienza da studente fuori sede e di quanto "sia stato poi fortunato a rientrare a Catanzaro". Poi, ha sottolineato l'importanza di legare il tema del food a quello della sostenibilità e quando l'università Magna Graecia faccia in tal senso in più ambiti. 

"Si può produrre cemento, materiale ad malto impatto ambientale, e parlare di sostenibilità ambientale". Per Peppe Speziali (Calme) sì, a patto che "si lavori per ridurre al minimo le emissioni di CO2 utilizzando materiali che hanno già scontato le emissioni".

Il collegamento con Veronica Coppolaro dalla base artica del Cnr ha messo in luce quando la collaborazione su temi quali ambiente e ricerca sia importante e sia fondamentale  "in uno scambio di idee e professionalità". Poi, incalzata dalle domande, ha parlato della missione lì, dove, a brev , le ore di luce saranno pochissime. "Ci sono colonie di uccelli e aeree protette dove vivono foche, renne e dove è possibile incontrare  orsi polari. Zero shopping ma sono un piccolo negozio dove acquistare lo stretto necessario". 

Di quanto la collaborazione internazionale sia importante ne ha parlato Mauro  Mazzola: Tre, i motivi fondamentalmente:  "La vastità della materia - un solo Paese non potrebbe affrontarla da sola; i costi e la pericolosità di operare le missioni  in alcuni luoghi". 

Di "Profitto e sostenibilità"  l'intervento di  Antonio Mazzei (Fincalabra)  ricordando startup innovative, eccellenze calabresi, portando l'esempio di Rizieri Mele, quando, ancora studente dell'Istituto Industriale di Catanzaro, ha rivoluzionato il concetto delle cover per smartphone immettendo sul mercato Coverride basato sulla dinamicità elettronica"    "Un ragazzo - ha aggiunto Mazzei - che ha fatto della sostenibilità il suo buisiness  combattendo lo spreco".

"Cultura e sostenibilità". Per Simonetta Giordani, segretario generale dell'associazione Civita nata da un progetto di recupero di un borgo in provincia di Viterbo, Civita di Bagnoregio. "Un borgo spopolato in cui si è sperimentato per la prima volta  una rigenerazione urbana che ha visto la collaborazione di pubblico e privato e questo modello che ha alla base la convinzione che la cultura sia un motore di sviluppo economico  perché crea occupazione e   un potente strumento di coesione di inclusione sociale come testimonia l'EcoFest oggi".

Tanti i progetti formativi  e non solo dedicati ai giovani di GreenEnergy  rappresentata dall'amministratore delegato Andrea Brunetti. "Anzichè puntare sul fatturato abbiamo pensato di fare un passo indietro e  intraprendere un discorso più legato alla formazione". Formazione per entrare più agevolmente nel mercato del lavoro.

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