di ENZO COSENTINO
Il Pd catanzarese da tempo dava l’impressione di essere un partito allo sbando. Lo guidavano - o pensavano di guidarlo- in tanti ma con il passar del tempo sono maturate, sino all’implosione di queste ultime ore, le sue situazioni interne. Ovviamente impressioni da osservatore indipendente e al netto dei “canti di gloria” intonati nelle note ufficiali. Con le dimissioni ora formalizzate (dopo essere state annunciate un mese fa nel corso di una riunione alla Casa delle Culture) del segretario cittadino Fabio Celia si chiude un capitolo ma se ne aprono dei nuovi. I nodi politici da sciogliere, i punti neri da chiarire, sono ancora tanti. Lo scrivo da osservatore politico e giammai sotto dettatura di alcuno come qualche sprovveduto/a politico pensa. Quali saranno i prossimi passaggi nel PD catanzarese? Un interrogativo “pesante” ed importante perché la condizione del PD locale ha ripercussioni politiche nella vita amministrativa della Città. E lo si è visto nella recente vicenda della formazione della nuova Giunta a Palazzo De Nobili. Anzi quanto si è consumato nei vari passaggi per il “rimpasto” sono indicatori preoccupanti per il futuro. La linea di comando del Partito, dal segretario regionale Nicola Irto, al consigliere regionale Ernesto Alecci, al segretario di Federazione, Domenico Giampà, ha accusato il colpo di Palazzo De Nobili e riparte alla carica- così ha assicurato in una sua nota Giampà- per recuperare il terreno perduto. Per la nuova Giunta Fiorita avevano… prenotato due posti (tanti quanti ne avevano occupato nella precedente), invece, ne hanno ottenuto uno soltanto: Giusy Iemma riconfermata anche nell’incarico di vice Sindaco.
La mossa riuscita è stata quella di convincere l’assessore uscente Marina Mongiardo ad accettare la riconferma. Nel presupposto che essendo una iscritta dem anche se non indicata nel corso delle trattative (quindi ufficialmente non in quota PD).Non è stato comunque chiarito con una nota ufficiale del Partito se siederà in esecutivo per essere una dem o semplicemente per l'acclarata e indiscutibile meritocrazia dimostrata alla guida del "Bilancio". Tornando al Pd da segnalare che a Palazzo De Nobili, volente o dolente, proprio nell’esecutivo dovrà fare squadra con il centrodestra, quel centro destra del consigliere comunale e regionale Antonello Talerico, il vero vincitore della manovra Giunta. E a questo punto è evidente che la connotazione di opposizione è quella del gruppo di Valerio Donato che Fiorita aveva pur tentato di portare in Giunta. Il tentativo si è spento però in sede di trattative (il do ut des molto in uso nella politica) c'è stato un cortocircuito. Dopo la parentesi di sosta ferragostana –di cui i politici hanno pur diritto- a Catanzaro potrebbero vedersi –come suol dirsi- delle…belle. Sia a Palazzo de Nobili, sia in casa dem che dovrà attrezzarsi in qualche modo per affrontare l’emergenza in attesa del Congresso cittadino. E la girandola di nomi di eventuale commissario o di componenti di una commissione di reggenza è già in azione.
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