Edward Lear e la sua "Calabria selvaggia", sabato la presentazione a Lamezia Terme del nuovo libro di Raffaele Gaetano

di MASSIMILIANO LEPERA

Dopo il successo riscosso il mese scorso durante la prima uscita pubblica presso il Liceo Classico “Francesco Fiorentino” di Lamezia Terme, prossimamente una nuova presentazione metterà ancora una volta in luce le abili e approfondite ricerche del professor Raffaele Gaetano sui viaggi e gli studi di Edward Lear riguardanti la Calabria. Sabato 5 febbraio alle ore 18.00, infatti, presso il Seminario Vescovile di Lamezia Terme, verrà presentato il nuovo libro del docente Gaetano, Per la Calabria selvaggia, edito da Iiriti. Gaetano, da sempre attento studioso della realtà locale e regionale, non soltanto dal punto di vista letterario ma anche filosofico ed estetico, ha già dato alle stampe diversi volumi sulla figura di Lear, i quali mettono in luce aspetti, grafici, tavole, dipinti, ma soprattutto il pensiero del grande studioso inglese, abile paesaggista e diarista.

Discuteranno dell’opera, insieme all’autore, Romeo Bufalo, professore di Estetica all’Università della Calabria, e l’archeologa e storica dell’arte Giorgia Gargano. Interverranno inoltre il sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, e Saverio Verduci del Comune di Motta San Giovanni, promotore con la Regione e la Comunità Europea della pubblicazione. Com’è già stato reso noto precedentemente, il libro non è destinato alla vendita: si tratta infatti di una edizione di pregio numerata e firmata. Per questo motivo, alla fine dell’evento e della serata, verranno eccezionalmente sorteggiate delle copie che saranno poi distribuite tra i presenti. Per la Calabria selvaggia rappresenta dunque uno spartiacque importante nella conoscenza del grande paesaggista e diarista inglese in Italia, poiché porta alla luce, per la prima volta, ben 109 disegni di soggetto calabrese da lui realizzati durante il celebre tour nelle regioni meridionali dell’estate 1847. Dai disegni emerge conseguentemente una Calabria selvaggia e aspra, ma anche l’inedito volto di numerosi paesi per come apparivano a metà ’800. Una sorpresa dietro l’altra che il pubblico sicuramente non mancherà di apprezzare.

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