Elena Bova replica a Ventura: "Anche lui era indignato per le scelte fatte a Roma dal Pd"

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Elena Bova
  18 giugno 2022 21:40

Riceviamo e pubblichiamo la replica di Elena Bova a Sabatino Nicola Ventura.

"Ci saremmo aspettati che Nicola Ventura ci proponesse un’analisi del voto relativo al primo turno delle elezioni amministrative di Catanzaro all’altezza della sua lunga esperienza politica e dei ruoli ricoperti nelle istituzioni. Chiede il voto al ballottaggio per Nicola Fiorita in quanto unico legittimato a diventare il Sindaco di Catanzaro avendo Valerio Donato, secondo lui, perso il primo turno. Tutto qui.

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Valerio Donato arriva primo con il 44% che sono 20.768 voti. Nicola Fiorita secondo con il 32% 14,966 voti. Nelle elezioni comunali del 2017 aveva preso il 23% 12.311. In cinque anni di opposizione e con la presenza oggi nella coalizione del PD dei Cinque Stelle conquista solo 9 punti in più.

La coalizione di Valerio Donato è composta da 10 liste espressioni delle tre diverse anime cui siamo soliti schematizzare il quadro politico la sinistra, il centro, la destra.

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Un ampio ed eterogeneo arco di forze, di culture politiche e di esperienze che hanno ritenuto Valerio Donato la migliore risorsa di cui dispone oggi la nostra città.

Nicola Ventura dovrebbe sapere che un grande numero di liste facilita la presenza di voto disgiunto. Non a caso Nicola Fiorita nel 2017, avendo meno liste, fu favorito da un maggior numero di consensi personali rispetto ad oggi.

Se avesse seguito più da vicino questa campagna elettorale si sarebbe accorto non solo della violenza verbale che l’ha contrassegnata, ma anche dei ripetuti inviti al voto disgiunto di altri candidati a Sindaco, che a nostro avviso, sono espressione di  una caduta etica poiché  alimentano  l’antica abitudine al voto di scambio .Da un uomo di sinistra, attento a questo tema, ci saremmo aspettati una condanna del voto disgiunto non una sua esaltazione.

Quello però che per amore di verità vorremmo capire è l’approdo al voto per Nicola Fiorita. Nicola Ventura nel mese di dicembre è tra i promotori della candidatura di Valerio Donato a Sindaco di Catanzaro. Insieme a molti iscritti all’associazione Sud Democratici e ad altri iscritti al PD avevamo sostenuto la sua valutazione della coalizione a sostegno di Nicola Fiorita “un tavolo privo di autorevolezza una strada senza sbocco. Il nuovo centrosinistra si è rivelato autoreferenziale prigioniero di un settarismo primitivo e privo di capacità attrattiva.” (Nicola Ventura La nuova Calabria 13 gennaio 2022). Quella coalizione era da lui considerata perdente per il mancato coinvolgimento delle forze di centrodestra maggioritarie in città. La proposta civica di Valerio Donato era rivolta a tutti quindi quello che ci voleva per Catanzaro per allargare il campo attorno alla personalità più autorevole. E noi eravamo d’accordo con lui ed abbiamo scelto Valerio Donato convintamente, liberamente, dimettendoci dal PD che aveva deciso la sorte di Catanzaro nelle stanze dei dirigenti romani. Anche Nicola Ventura era indignato per questo.

Cosa sia successo ad un certo punto per rinnegare una scelta fin qui politicamente motivata e pubblicamente sostenuta fino al giorno prima nessuno può saperlo.  Siamo però convinti che la coerenza sia un valore anche per la politica".

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