"Un paese all'asta, nuova macelleria sociale. Cresce il numero delle case all'asta in Italia. Nel 2019 si parla di un incremento di più del 22% in sei mesi, ma la situazione nel 2020 stante la crisi economica, determinata dalla emergenza sanitaria sarà destinata a peggiorare. Molte sono le attività che rischiano di chiudere, molti sono i cittadini che hanno perso il lavoro e non riescono a pagare le rate dei mutui. Ci sono 245.000 esecuzioni in corso e a guadagnarci è sicuramente la criminalità organizzata. L'ordinamento italiano, precisa l'avvocato Elena Mancuso, esponente del direttivo della Adusbef associazione di consumatori nel settore bancario e finanziario, difetta di strumenti legislativi, ed è sbilanciato dal privilegiare il diritto di credito, rispetto al diritto della propria abitazione".
"Infatti si attende una legge che possa tutelare il diritto di abitazione e la tutela della casa, così come sancito dall'articolo 25 della dichiarazione dell'ONU e dall'articolo 47 della Costituzione Italiana, altrimenti si rischia una macelleria sociale e di vivere in un paese all'asta".
"L'Adusbef è in prima linea a difesa dei cittadini che spesso per causa a loro non imputabile, come la perdita del posto di lavoro o per cause legate a ragioni di salute, non riescono a pagare le rate del mutuo e subiscono inesorabilmente pignoramenti immobiliari dell'unico bene di proprietà la casa. L'importante è non cadere nello sconforto,dopo la notifica del pignoramento, ma rivolgersi a professionisti per trovare una soluzione".
"È recente una sentenza ottenuta dall'Adusbef con l'avvocato Elena Mancuso del Tribunale di Catanzaro del 8 giugno del 2020 che ha dichiarato l'estinzione del pignoramento immobiliare e l'inefficacia del pignoramento a causa della tardivo deposito della nota di trascrizione, secondo l'interpretazione letterale teologica e sistematica della Suprema Corte di Cassazione".
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