«Prima che presentare interrogazioni parlamentari per chiedere lumi ai ministeri basterebbe informarsi. Una linea di condotta che evidentemente non piace al sensazionalista Partito democratico. Ebbene, nessuno scippo sarà perpetrato sulla linea ferroviaria ionica».
È quanto dichiara il senatore di Fratelli d’Italia e componente della commissione Giustizia, Ernesto Rapani.
«Dopo un colloquio con il commissario dell’opera, Roberto Pagone, mi sento di poter affermare che rispetto ai lavori di elettrificazione della linea ionica Sibari-Catanzaro-Lamezia, non c’è alcun problema, anzi. La posa dei tralicci è stata ultimata ed al momento Rete Ferroviarie Italiane è in attesa di un parere della Sovrintendenza dei beni culturali per la realizzazione di una sottostazione elettrica nel comune di Cirò Marina. All’inizio del mese – spiega Rapani – Rfi ha fornito alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Catanzaro e Crotone l’integrazione documentale richiesta e appena giungerà il parere ed ottenuto il disco verde della Conferenza Stato-Regioni si procederà all’appalto conclusivo relativo all’elettrificazione che si potrebbe concludere in breve tempo, poiché la posa dei cavi, non effettuata fino ad oggi per il rischio dei furti di rame, sarà realizzata nel giro di pochi giorni».
«Smentisco, quindi, gli allarmismi: nessun cantiere sarà bloccato. Peraltro, In occasione del prossimo Cipess del 20 luglio il Mit - in accordo con Rfi - proporrà di utilizzare tutti i fondi disponibili e accantonati (ma nei fatti congelati almeno fino al 2024) per impiegarli subito e garantire la giusta liquidità alle imprese. E per il 2024 c’è già l’impegno del Mit per finanziare tutte le opere garantendo il rispetto dei cronoprogrammi. Le risorse che saranno spostate a breve verranno subito riproposte, perché solo dall’anno prossimo potranno essere spese. Per la ferrovia ionica non resta che attendere fiduciosi il parere della Sovrintendenza – conclude il senatore Rapani – e che la stessa Sabap possa rispondere affermativamente e nel più breve tempo possibile a Rfi, in considerazione della strategicità dell’infrastruttura viaria per il territorio jonico calabrese che così potrà essere collegato molto più celermente al resto d’Italia».
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