Elezioni a Lamezia, intervista al segretario Pd, Sirianni: “Dopo lo scioglimento i cittadini sapranno da che parte stare”

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cittadini sapranno da che parte stare”
Antonio Sirianni
  17 settembre 2019 15:53

di ANTONIO CANNONE

A colloquio con il segretario cittadino del Partito democratico di Lamezia Terme, Antonio Sirianni che attacca frontalmente il centrodestra “responsabile dell’ennesimo scioglimento del Consiglio comunale per mafia”. Partito democratico “garante della legalità e che lancia la sfida attraverso un progetto basato fortemente su tre principi: lavoro, legalità e sviluppo”. Sirianni non fa nomi di candidati a sindaco ma annuncia nei prossimi giorni importanti novità.

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Segretario, pochi giorni fa l’inaugurazione della nuova sede. Lei nell’occasione ha parlato di luogo aperto a tutti. Una “novità” per rompere con una tendenza che negli anni passati ha allontanato molti militanti. In questo momento storico per la città, quanto può aiutare questa auspicabile inversione nel suo partito?

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"Non credo sia un’inversione di tendenza, il Partito democratico ha sempre dimostrato, soprattutto in questa città, di saper allargare e aprirsi all’esterno. La nuova sede del Pd non ha nessuna discontinuità con la gloriosa “Sezione Primerano” che ha fatto la storia della sinistra in città, ma è al contrario la continuazione di quell’esperienza. Se c’è, infatti, un aspetto molto positivo del nostro partito è che in quasi tutte le battaglie elettorali il Pd ha aperto le porte alla società civile, esprimendo nomi e candidature esterne, spesso vincenti. In questo senso il Partito democratico continua la sua tradizione e, dopo un periodo di assenza di una sede fisica in città, ritorna ad avere una casa, accogliente e aperta a tutti, un presidio sul territorio di legalità e partecipazione democratica".

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Dopo il terzo scioglimento la stragrande maggioranza dei lametini è scettica, non si fida dei partiti e già alle elezioni del 2015 la percentuale di chi non è andato a votare è stata molto alta. Quali progetti ha il Pd per fare cambiare idea e riportare la gente alle urne?

"I nemici di Lamezia sono dentro la città, non fuori. Su questo punto è necessario fare chiarezza, perché troppe volte la realtà viene stravolta per interessi e facile propaganda. Il centrodestra ha la responsabilità di aver portato il Consiglio comunale allo scioglimento, non ci sono scuse, e i giudizi sui Commissari vengono dopo.Il Partito democratico è sempre stato dalla parte della legalità, ha sempre dimostrato con le sue consiliature di essere l’unica alternativa credibile e affidabile. I cittadini, dopo il disastro dell’ennesimo scioglimento, sapranno da che parte stare".

State già lavorando al programma di governo. Quali sono a suo giudizio le priorità? Mi indichi tre punti da cui partire dopo anni di fermo…

"Bisogna innanzitutto segnare una profonda discontinuità con il governo del recente passato, che è riuscito a riportare questa città nel baratro dello scioglimento. Già a partire dal congresso cittadino di giugno e luglio scorsi, abbiamo iniziato ad ascoltare e a parlare con associazioni, sindacati e operatori economici per formulare un nuovo progetto di città che dia anche conto del nuovo periodo storico che stiamo vivendo. Un progetto basato fortemente su tre principi: lavoro, legalità e sviluppo: tre elementi fortemente correlati tra loro, perché senza legalità non ci potrà mai essere uno sviluppo e una crescita di questa città, non potremo mai aspirare a diventare una città normale. Quello che vogliamo costruire è una città inclusiva, capace di dare nuove opportunità ai giovani, sostenendone le iniziative e creandone i presupposti, in modo che la scelta se restare o andare via sia libera e non obbligata. Una città capace di giocare davvero un ruolo economico e di servizio per i Comuni dell’area centrale, diventandone il punto di riferimento. Abbiamo già tante carte da giocare in questa direzione, come ad esempio l’ampia offerta di appuntamenti culturali e dei locali notturni che va sostenuta, promossa, migliorata, ma anche regolamentata, per diventare un serio motivo di attrazione per i cittadini da tutta la Regione".

Parliamo di alleanze. Come vi state muovendo? È possibile riprodurre l’intesa nazionale in periferia e magari proprio Lamezia Terme potrebbe fare da apripista anche per gli accordi in prospettiva Regionali?

"In questi giorni stiamo lavorando alacremente proprio nella prospettiva di allargare al massimo il fronte democratico contro la corruzione e il malaffare. Chiunque vorrà dare il suo contributo per questa battaglia con onestà e trasparenza, sarà ben accetto. Dobbiamo restituire la dignità a questa città martoriata, dove vivono anche tantissimi cittadini onesti e lavoratori, e riconsegnarle il ruolo che le compete nel comprensorio e nell’intera regione. In questo senso il confronto con i CinqueStelle diventa ineludibile, e ci auguriamo sia proficuo e fruttuoso, perché basato sugli stessi presupposti etici e morali".

Tempi stretti per le candidature. Il Pd ha sue proposte da portare sul tavolo delle trattative nel centrosinistra?

"Il Partito democratico è pronto alla sfida. Stiamo lavorando agli ultimi perfezionamenti e ritocchi, nei prossimi giorni avrete importanti novità".

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