Elezioni comunali 2020. Viviamo Girifalco per un centro-sinistra unito alle prossime amministrative

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Viviamo Girifalco: il centrosinistra unito si presenta alle elezioni comunali di Girifalco

Candidata a sindaco, Teresa Signorello, figura nella quale è stata riconosciuta la leader per questa corsa allo scranno che fu di Carlo Pacino

  12 agosto 2020 10:56

di MASSIMO PINNA

Il centro-sinistra girifalcese ha trovato una comune linea di azione verso le prossime amministrative. A formare la compagine saranno il Pd, Italia Viva, Azione, il Movimento meridionalista 24 agosto e il gruppo sceso in campo nella scorsa corsa alle regionali “Io Resto in Calabria”.

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“Un risultato agognato e raggiunto grazie all’impegno profuso dai coordinatori delle varie fazioni. Il mio grazie, a tal proposito, va a Rocco Riccio, segretario della sezione locale del Pd, Luigi Comità, rappresentante di Azione, Vincenzo Olivadese, per Italia Viva, Espedito Marinaro per il movimento 24 agosto, Ines Caliò, coordinatrice locale del gruppo “Io Resto in Calabria”, e all’ex consigliere regionale di Articolo uno, Arturo Bova.

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A dichiararlo Teresa Signorello, figura nella quale è stata riconosciuta la leader per questa corsa allo scanno che fu di Carlo Pacino.

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La stessa continua: “Questa nutrita schiera nasce per testimoniare la volontà di un ritorno alle compagini anziché ai personalismi; per nutrire l’animo di una comunità occorre il dialogo, l’ascolto e il mettersi in discussione. Noi lo abbiamo fatto, forti della volontà di voler gettare le fondamenta, tra le altre cose, per la costruzione di un laboratorio di formazione per le giovani leve della politica. Difatti, abbiamo assistito in queste settimane ad un riempirsi la bocca di “vogliamo facce nuove” “cerchiamo giovani”, ma la gioventù non è un agnello sacrificale sull’altare delle votazioni di turno. Noi vogliamo costruire qualcosa con essa e per essa, di certo non mandandola allo sbaraglio. Il sogno è dunque quello di percorrere un cammino assieme per fare delle esperienze un monito e un insegnamento per chi verrà dopo di noi, per il bene della comunità”.

"Un ritorno al partito, dunque, che non forma liste ma gruppi, dialogo; il partito come fucina di idee, al servizio della cosa pubblica e che da questa stessa trae costante stimolo - conclude - per servirla sempre meglio".

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