
"Le consultazioni elettorali per il rinnovo del Consiglio comunale e per la elezione del Sindaco di Squillace sono state caratterizzate da gravissime irregolarità e illegittimità che hanno inficiato e viziato l’intero procedimento elettorale nonché il conseguente risultato". E' un passaggio del ricorso depositato al Tar dalla candidata a sindaco di Squillace, Anna Maria Mungo (lista 'Progetto Squillace'), con cui si chiede l'annullamento delle elezioni comunali celebratesi l'8 e il 9 giugno scorsi. Mungo è arrivata a dieci voti dalla vittoria, tanto la differenza a vantaggio dell'avversario Enzo Zofrea ('Siamo Squillace') poi proclamato nuovo sindaco.
Nel ricorso, firmato dall'avvocato Francesco Pullano, si legge: "In particolare, si sono verificate gravi anomalie nel conteggio delle schede dei votanti, nelle operazioni di voto e di scrutinio che hanno determinato un risultato elettorale che è stato il frutto di atti e operazioni nonché di un processo elettorale completamente viziati, con cui è stato apertamente violato la libertà del diritto di voto e il principio della corrispondenza tra il libero voto e l’esito della consultazione elettorale".
L'indice è puntato sulle sezioni 1,2 e 4 e nelle ricostruzione di Mungo viene fatto un lungo elenco di potenziali irregolarità "tra le quali la mancanza di corrispondenza tra il numero dei votanti e il numero delle schede votate e scrutinate". La richiesta, qualora non fosse accolto l'annullamento totale, e quello di cancellare quanto avvenuto in queste tre sezioni.
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