Qualche scintilla, finalmente pubblica, fra i candidati a rettore dell'Umg di Catanzaro. Questa mattina Stefano Alcaro aveva indirettamente punzecchiato Giovanni Cuda (LEGGI QUI). Quest'ultimo adesso risponde.
"Leggo che il Prof. Alcaro, candidato alle elezioni per la carica di Rettore presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro, ha presentato il proprio programma in occasione di un incontro tenutosi ieri alla presenza del personale TAB e di alcuni docenti dell’Ateneo.
In questa sede mi preme precisare che la mia decisione di incontrare i membri della nostra comunità accademica attraverso confronti diretti con i Colleghi ed il personale tecnico-amministrativo-bibliotecario è stato dettato – come peraltro sottolineato nel mio messaggio alle organizzazioni sindacali ed al personale TAB – dal desiderio di interloquire in maniera franca e determinata con ciascuno di loro, evitando derive demagogiche e discussioni accese che sovente si accompagnano ai dibattiti elettorali.
Il mio modus operandi durante la campagna elettorale, iniziata diversi mesi orsono a differenza del mio Collega che ha invece presentato la propria candidatura solo 5 minuti prima della scadenza dei termini, è sempre stato improntato alla moderazione, all’equilibrio ed alla sobrietà. Queste caratteristiche, unite alla passione ed alla profonda dedizione nei confronti di un Ateneo in cui, a differenza del Prof. Alcaro, mi sono formato sin da studente ed ho percorso tutta la carriera, mi consentono di poter contare su un vastissimo consenso fra i membri – docenti, studenti, personale TAB – della nostra comunità accademica.
Per quanto attiene al mio programma, come ho scritto nella lettera di presentazione, esso è fortemente improntato al pragmatismo ed all’intraprendenza, due elementi che considero essenziali per il futuro del nostro Ateneo.
La sua articolazione, in 8 punti, tocca tematiche che reputo fondamentali per promuovere l’eccellenza dell’Università Magna Graecia di Catanzaro.
Senza tediare il Lettore con un lungo elenco di obiettivi, mi piace qui ricordare il mio impegno per l’implementazione delle attuali infrastrutture di ricerca ed il mio sostegno alla ricerca interdisciplinare, che da sempre è nel DNA del nostro Ateneo.
Nuove tecnologie, nuovi corsi di laurea, potenziamento di quelli esistenti, massima attenzione alle esigenze dei nostri studenti, sia sotto l’aspetto di un’offerta formativa innovativa e di eccellenza, che sui servizi ad essi dedicati (housing, mobilità, spazi e strutture per lo studio e lo sport): questi sono obiettivi a mio parere essenziali per uno sviluppo armonico del Campus di Germaneto e per garantire una maggiore competitività alle persone che vi operano.
Il programma si focalizza, inoltre, su altri temi importanti, quali il rafforzamento del corpo docente attraverso un reclutamento di qualità dall’esterno ed un riconoscimento alle migliori intelligenze presenti nel nostro Ateneo; la valorizzazione del personale TAB, la sua progressione nei ruoli di competenza e l’ottimizzazione di questa preziosa componente della nostra comunità accademica.
E ancora, la promozione di processi di internazionalizzazione e di mobilità del personale docente e degli studenti, sia in che out, affinché la nostra Università possa davvero rappresentare un polo di attrazione nazionale ed internazionale. Così come il rafforzamento delle attività di Terza Missione (trasferimento tecnologico, promozione dell’innovazione sciale, supporto all’imprenditorialità giovanile), nelle quali l’Ateneo sta producendo negli ultimi mesi un notevole sforzo.
Il programma tocca, infine, due argomenti che, ritengo, siano molto vicini ai Suoi lettori: l’Università ed il proprio rapporto con la Città di Catanzaro e la neonata Azienda Ospedaliero-Universitaria “Renato Dulbecco”.
Per quanto riguarda il primo, da cittadino catanzarese che ha studiato, vive e lavora in questa città, sono profondamente convinto che debbano essere messe in atto azioni volte da un lato a rafforzare il senso di appartenenza della comunità accademica alla nostra città e dall’altro a mettere le enormi potenzialità del nostro Ateneo al servizio del tessuto cittadino. A tale scopo promuoveremo una stretta collaborazione con le istituzioni locali, favorendo lo sviluppo di iniziative che favoriscano l'integrazione dell'Università con la città e il suo contesto socioculturale. Favoriremo inoltre l'apertura degli spazi universitari alla cittadinanza, offrendo la possibilità di utilizzare le strutture dell'Università per eventi, attività sportive, incontri culturali e altre iniziative che coinvolgano la comunità locale.
Per quanto attiene all’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Renato Dulbecco”, ritengo che il compito del Rettore di un’Università il cui core business è rappresentato dalla Medicina, sia quello di attivare iniziative necessarie affinché didattica e ricerca si integrino con un’assistenza di qualità, basata su tecnologie avanzate e su un’offerta multidisciplinare innovativa e moderna al servizio della formazione dei propri studenti e dei cittadini calabresi. Tutto ciò dovrà essere perseguito preservando le straordinarie competenze dei medici, infermieri, tecnici, operatori sanitari ed amministrativi delle aziende Pugliese-Ciaccio e Mater Domini, il cui contributo sarà fondamentale per una sanità di qualità ed efficiente. Sosterremo fortemente la nascita di un Istituto di Ricerca a Carattere Scientifico (IRCCS), peraltro già previsto nel Protocollo di Intesa, recentemente stipulato
fra il nostro Ateneo e la Regione Calabria nell’ambito dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Renato Dulbecco”, all’interno del quale faremo confluire le migliori eccellenze operanti all’interno del Campus di Germaneto, per rispondere alla sempre più pressante domanda di una medicina di precisione e di una sanità di qualità provenienti dal nostro territorio.
Vorrei chiudere questa mia nota invitando i miei Colleghi ad esprimere, il prossimo mercoledì 21 giugno, un consenso libero e consapevole, volto ad assicurare la migliore governance possibile per un’Università di qualità e perfettamente integrata nel territorio".
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