Bivio di Stalettì: un’eredità che si trasmette da sindaco a sindaco
Perché non si vuole far porre fine a questo dannoso disservizio che puntualmente estate dopo estate, si ripresenta causando chilometriche file automobilistiche? Cosa dovrà accadere, quale tragedia si attende per poter far istituire una vigilanza che possa far scorrere il traffico dinanzi il bivio del comune di Stalettì?” A domandarselo è Elio Mauro, associazione “Il Ponte Morandi”.
“Perché anziché studiare come far crescere l’economia del nostro stupendo territorio, pieno di ricchezze naturali, ci si impegna a come farla fallire? Perché in tutti i piccoli comuni si assumono i Vigili urbani con contratto a tempo determinato, impegnandoli esclusivamente nelle zone più caotiche, ed il comune di Stalettì, in esclusiva, utilizza i pochissimi agenti solo a far cassa, anziché impegnarli principalmente nella prevenzione per poter contribuire a rendere un utilissimo servizio per la collettività, nonché per lo sviluppo turistico che porta nelle nostre casse fior di quattrini?”,’continua Morandi.
”Non è ancora bastato il covid 19 a farci riflettere per imboccarci le maniche e studiare su come far funzionare l’economia in un territorio che basta poco per farla rendere tantissimo? Con questa politica basata sul “menefreghismo”, che puntualmente nel comune di Stalettì si attua anno dopo anno, la nostra bellissima e affascinante costa jonica, non avrà futuro, una tra le risorse naturali più invidiata del mondo intero, che dovrebbe incentivare il lavoro vero, e che la mano dell’uomo tenta di annientarla!”, ha concluso Mauro.
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