“E’ fondamentale che lo Stato arrivi prima delle mafie se vogliamo essere efficaci. Bisogna stare al fianco di chi non ce la fa perché lavoro non ne ha e reddito non ne ha. È il motivo per cui stiamo facendo una battaglia sul salario minimo, perché ci sono tre milioni e mezzo di lavoratori e lavoratrici che sono poveri anche se lavorano”. Lo ha detto la leader del Pd, Elly Schlein, nella sua visita a Catanzaro al Centro calabrese di Solidarietà, struttura che da anni si occupa del recupero e del sostegno dei tossicodipendenti, delle donne vittime di violenza e di tutte le fasce deboli della popolazione.
Secondo Schlein “bisogna contrastare anche un'autonomia differenziata che rischia di aumentare le diseguaglianze territoriali che questa terra ha già pagato fin troppo. Se vogliamo puntare a percorsi di emancipazione e scardinare la ricattabilità di cui si nutrono le mafie – ha quindi concluso la leader del Pd - bisogna mettere molta più attenzione sulla questione salariale e sulla questione sociale di questo Paese”.
“Hanno svelato la maschera di questo cinico baratto, hanno chiarito pure loro che è un baratto tra la riforma costituzionale, che vorrebbe accentrare tutti i poteri nelle mani del capo del governo, e la distruzione della prospettiva di riscatto per il sud di questo paese". "È un'autonomia differenziata che – ha proseguito Schlein - ancora trasuda il disegno secessionista della Lega che Salvini non ha mai abbandonato e che Meloni sta accettando a testa bassa. Noi abbiamo bisogno di ricucire le fratture profonde di questo Paese perché possa avvenire un suo rilancio economico. Non c'è riscatto per l'Italia senza il riscatto del Sud. Quello che stupisce – ha sostenuto la segretaria del Pd - è che non abbiano neanche cercato di fingere di voler fare un'altra cosa perché non hanno messo un euro su questa riforma. Non gliene frega niente di ridurre le diseguaglianze territoriali che il Sud ha già pagato fin troppo e noi invece come Pd da Nord a Sud ci batteremo contro questa pericolosa riforma e siamo felici della straordinaria partecipazione di più di 50.000 persone a Napoli. È il segno – ha rilevato Schlein - che c'è una società civile insieme al sindacato e alle associazioni che sono ancora molto vogliosi di partecipare e di dire no a una riforma pericolosa come questa”. Con riferimento alle critiche dei vescovi all’autonomia differenziata, Schlein ha aggiunto: «Sono argomentazioni di buon senso, perché è evidente che siamo tutti preoccupati che in un paese in cui l'Istat ci racconta che stiamo toccando il picco di povertà assoluta da dieci anni, in cui un italiano su dieci è in povertà assoluta, e invece – ha concluso la segretaria del Pd - c’è un governo che taglia il paese in due, cancella l'unico strumento di contrasto alla povertà e blocca la nostra proposta sul salario minimo, sta andando esattamente nella direzione di affossare le speranze di una intera fascia di popolazione”.
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