Emanuele Scalzo è stato riconfermato all’unanimità segretario della FILLEA CGIL Catanzaro-Crotone-Vibo. L’elezione è avvenuta al termine di un articolato dibattito che si è tenuto nella Sala Conferenze del Complesso Monumentale San Giovanni di Catanzaro, alla presenza tra gli altri di Antonella Mochieri della FILLEA nazionale, del segretario regionale Simone Celebre ed al segretario della CGIL Area Vasta Enzo Scalese
La discussione congressuale del XIX CONGRESSO CGIL vede impegnate tutte le Strutture dell’Organizzazione: muove i suoi passi in un contesto critico, aggravato dal determinarsi di eventi straordinariamente delicati e complessi, che impongono una discussione ed una analisi articolate. Dalla Guerra in Ucraina alla contestata legge di bilancio che lunedì 12 dicembre sarà al centro della manifestazione in piazza anche a Catanzaro, con il sindacato del segretario Landini in prima linea nella mobilitazione. E a cui la Cgil invita a partecipare.
“E’ prioritario assumere come centrale, da parte delle Istituzioni nazionali e sovranazionali, ogni impegno affinché cessino gli orrori della guerra in Ucraina, che è noto a tutti come in questi lunghi mesi di conflitto siano state violate tutte le norme del diritto internazionale e sono già stati molti e inaccettabili i crimini commessi contro l’umanità, contro la popolazione civile ed inerme, bombardando ospedali e residenze civili, ponti e strade – ha affermato Scalzo -. L’unica risposta, al contrario, deve essere ricercata nella costruzione di un vero tavolo per la pace, e l’Italia all’interno delle dinamiche europee deve avanzare una seria proposta per una Conferenza Internazionale di Pace sostenuta con convinzione dagli attori internazionali con alla testa le potenze mondiali: Stati Uniti e Cina su tutti”
Pesanti sono anche le conseguenze della guerra sull’Economia del nostro sistema Italia, delle regioni del mezzogiorno e sul fragile tessuto economico calabrese. “Le ripercussioni sociali di Aumento del Costo della Vita, dei beni di prima necessità, della spirale inflattiva che ha una sua drammatica componente speculativa, stanno già drenando salario e rischiano di polverizzare posti di lavoro – dice ancora il segretario della FILLEA -. Il nuovo governo uscito dalle elezioni del 25 settembre, anche grazie allo scollamento delle forze di centro-sinistra, colpevolmente impreparate a costituire quel fronte ampio capace di contendere i collegi, ha un baricentro spostato molto marcatamente a destra”.
“Le prime scelte politiche licenziate dal Governo Meloni con l’aumento del contante, la flat-tax, politiche inique di condono, una legge di bilancio sbagliata che non guarda al mondo del lavoro ed alle pensionate e pensionati, , gli sbandierati colpi di forbice al codice degli appalti, declinano plasticamente l’orizzonte ed il terreno di sfida entro il quale l’iniziativa della CGIL e della FILLEA dovrà essere ricalibrata per un nuovo progetto di cambiamento a partire dalle istanze del lavoro e dovrà trovarsi pronta a dare rappresentanza a chi è sempre più fragile e non rappresentato – sostiene ancora Scalzo -. Oggi più che mai non possiamo e non dobbiamo limitarci alla difesa dell’esistente. Lotta alla precarietà, al lavoro povero, la ricerca di un nuovo patto sociale e fiscale deve essere il fondamento delle nostre scelte sindacali. La ricerca di un nuovo modello di produzione che con alla sua testa politiche di rigenerazione urbana con nuove tecniche e nuovi materiali, vuole affermare il diritto alla piena occupazione, alla occupazione altamente professionalizzata e specialistica, è la strada da percorrere ed è la piattaforma da presentare al Governo per affrontare i grandi temi che sono sul tappeto”.
“Auspichiamo e pretendiamo che sia il lavoro a risollevare le sorti della Calabria, perché il lavoro crea il futuro, con la coesione del mondo del lavoro, con la buona occupazione e la qualificazione delle imprese si può invertire la rotta, anche nel nostro territorio”, ha aggiunto
Parlando di infrastrutture, inoltre, Scalzo ha sottolineato l’importanza dell’avvio di opere fondamentali per le province di Catanzaro, Crotone e Vibo, a partire dalla SS 106 , con particolare riferimenti alla tratta Catanzaro- Crotone, al cantiere per il nuovo ospedale di Vibo Valentia, dopo anni di problematiche, intimidazioni e opportunità negate ad una città ed ai bisogni di cure dei cittadini.
“Veniamo da una recente firma, avvenuta pochi giorni fa dinanzi al prefetto di Vibo Valentia, con la quale abbiamo dato corso ai protocolli anti infiltrazioni mafiose per la Trasversale delle Serre. Importante arteria di collegamento fra le province di Catanzaro e Vibo, entrata nel novero delle incompiute storiche calabresi con mezzo secolo di storia – ha detto ancora -. Opere, che insieme al proficuo utilizzo degli ingenti finanziamenti del PNRR, su cui far ritrovare la dignità che merita ad un intero tessuto produttivo, sempre con attenzione e con la cultura della legalità nelle azioni e nei comportamenti, sempre – conclude Scalzo -. Legalità come Unica condizione di crescita, di affrancazione dai bisogni che in questa terra diventano pesanti come catene, unica condizione per conquistare la vera libertà individuale e collettiva, e necessaria al raggiungimento di condizioni di vita e di lavoro migliori, le condizioni di vita e di lavoro che gli edili, e tutti i lavoratori, meritano di avere riconosciute e rispettate”.
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