Lancia l’allarme il consigliere regionale della Lega-Salvini, Filippo Mancuso sul tema del proliferare dei cinghiali sul territorio calabrese.
“Ritengo sia utile – dichiara - lo sblocco dell’utilizzo dei selettori sui cinghiali, il loro lavoro potrà porre un argine alla massiccia presenza di ungulati in Calabria, ma non basta. Sarà necessario, inoltre, dare la possibilità agli agricoltori iscritti alle ATC di poter difendere le proprie colture in maniera diretta, quanto meno nelle zone non vocate, anche nei periodi di caccia chiusa”.
“Non meno importante – prosegue il consigliere regionale della Lega-Salvini - sarà trovare le giuste risorse per far sorgere dei punti d’igiene, che da una parte garantiscano le giuste misure sanitarie in fase di lavorazione della carne e dall’altra, consentano i giusti controlli, così da creare una filiera sicura e garantita che comprenda la bollatura delle carni e l’immissione della stessa nei mercati diretti ai consumatori. Sarebbe un metodo efficace per far si che il “Cinghiale di Calabria” da flagello per l’agricoltura diventi risorsa economica”.
“Si sta lavorando – annuncia infine Filippo Mancuso - ad un insieme di norme che siano a tutela di chi si appresta a credere in questa prospettiva e che a breve saranno oggetto di confronto con l’assessorato diretto da Gianluca Gallo”.
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