di TERESA ALOI
Alla fine, il gruppo di residenti del Villaggio Carro, a Cropani, è stato ricevuto dal Commissario straordinario - alla riunione era presente anche lo staff tecnico. Sul tavolo della discussione, l’emergenza idrica (LEGGI QUI) e più in generale il degrado in cui versa il Villaggio. Ancor prima di entrare nel merito del problema è stato sottolineato che quest’ultimo non è dotato di strutture condominiali e quindi le manutenzioni ordinarie e straordinarie dovrebbero essere realizzate dall’Amministrazione che, a detta dei residenti del complesso residenziale, ormai ne detiene la piena titolarità.
L’architetto Filippo Condino su richiesta del Commissario ha ricordato la storia del Villaggio e in particolare la sentenza passata in giudicato nel 2015 che, di fatto, “trasferisce” il villaggio dalla Società Torre del Crocchio al Comune di Cropani: procedura da completare con la consegna dei lotti e delle opere di urbanizzazione primaria entrambi collaudati. Consegna, che dovrebbe essere perfezionata entro il 24 agosto prossimo come da giudizio di ottemperanza.
Tuttavia, considerata l’imminenza della data, da parte dei turisti è stato sollevato qualche dubbio e da qui è nato il suggerimento dell’acquisizione del luogo “così com’è” per poi avviare tutti i processi amministrativi e deliberativi per progettare e rifare tutte le opere di urbanizzazione ovvero la rete idrica, le strade, i marciapiedi e l’illuminazione pubblica.
“Un’area urbana così degradata può anche essere oggetto di finanziamenti regionali ed europei tramite l’acquisizione di bandi”, hanno sottolineato i villeggianti.
Nel corso della riunione è stata inoltre affrontata la questione, “dolorosa”, dell’emergenza idrica chiedendo a più voce interventi risolutivi. Pur condividendo lo sforzo dell’Amministrazione comunale e i circa trenta interventi di riparazione della condotta, purtroppo il problema resta e in alcune aree del Villaggio l’acqua manca per diverse ore durante la giornata.
Per i proprietari dei villini, la soluzione definitiva potrebbe avvenire solo con il rifacimento di tutta la rete che “avverte” tutti i mali dei suoi 40 anni.
Gli abitanti del Carrao hanno spiegato che trascorrere “un altro anno con le difficoltà riscontrate come quello appena trascorso può indurre all’abbandono definitivo di questo luogo”. E, le conseguenze per il Comune e il comprensorio sarebbero tragiche: si partirebbe “da una rilevante riduzione dei tributi comunali fin qui regolarmente pagati per arrivare a un’altrettante notevole riduzione delle entrate per le attività commerciali che ruotano intorno al Villaggio Carrao e del comprensorio stesso. La riunione è stata poi aggiornata. La promessa è stata quella di rivederci tra circa un mese.
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