Emergenza processionaria. Santacroce (FI): "Urgono interventi a salvaguardia del patrimonio boschivo"

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  29 marzo 2021 07:29

"È allarme processionaria. Da più parti arrivano ormai segnalazioni di una grave situazione nei boschi della presila catanzarese e crotonese".

Questo è L’ allarme che lancia Frank Mario Santacroce, già sindaco di Albi ed esponente di Forza Italia.

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"Il fenomeno sta raggiungendo dimensioni spropositate anche perché il parassita ormai è capace di raggiungere anche altitudini superiori a 1400 metri sul livello del mare per cui i pericoli per i boschi e i danni all’ambiente naturale sono rilevantissimi in un territorio che fa dell’ecosistema la sua risorsa principale. Raccogliendo l’appello del consigliere comunale di Taverna, Giuseppe Gigliotti, ho chiesto all’assessore regionale all’agricoltura e forestazione Gianluca Gallo di intervenire e questi si era già preoccupato di indirizzare un’istanza al ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, richiedendo al Governo un sostegno straordinario per le costanti e progressive infestazioni delle pinete di pino laricio dell’altopiano della Sila (e non solo) da parte del dannoso parassita Thaumetopoea pityocampa, comunemente noto come processionaria del pino".

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"In tal senso -  prosegue Santacroce -  è necessaria la pianificazione di un progetto di contrasto e contenimento del fitofago che, avendo notevolmente indebolito le foreste di pino laricio, potrebbe dar spazio ad altri insetti xilofagi, i quali, a loro volta, sarebbero veicoli di numerose malattie fungine legnicole. L’intervento non è più rinviabile considerato che le larve sono molto voraci fin dalla nascita e si nutrono delle foglie della pianta su cui sono nate. Distruggere i nidi della processionaria è indispensabile, prima che i danni alle piante, agli animali, all’ambiente, all’uomo e in tal senso immaginiamo anche i numerosi operai forestali che frequentano le foreste per gli interventi di salvaguardia, diventino importanti e non più gestibili. L’augurio, conclude Santacroce, è che rispetto al passato si intervenga con celerità per evitare un disastro ambientale".

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