L'ex consigliere comunale del Pd, Nicola Mastroianni ha presentato un esposto-denuncia alla procura della Repubblica di Lamezia Terme per l'emergenza rifiuti in atto nella città della Piana come in altre realtà calabresi.
Nell'esposto, Mastroianni ha detto di agire "per tutelare i cittadini a causa dell’interruzione di un pubblico servizio".
"Da più tempo - si legge nella denuncia - ad intervalli costanti, il Comune di Lamezia Terme, sospende la raccolta di rifiuti solidi urbani all’interno del centro abitato e, soprattutto, delle periferie tuttora non servite dalla raccolta differenziata che diventano vere e proprie discariche a cielo aperto. La mancata raccolta dei rifiuti in città ed in particolare nella periferia lametina non è solo un fatto estetico ma rischia, ai nostri giorni, di far precipitare la situazione anche sul versante delle condizioni igienico sanitarie con grave pericolo alla salute ed all’incolumità pubblica per i rischi di epidemie e diffusione di batteri!".
Mastroianni quindi parla di "disservizio unito all’indifferenza e alla rabbia dei cittadini che sta mettendo a serio rischio la salubrità del territorio comunale. Sta creando pericoli per la libera circolazione dei veicoli e dei pedoni (i soggetti più deboli quali anziani, genitori con passeggini e persone diversamente abili) a causa della esorbitante quantità di rifiuti che hanno superato l’area a loro destinata in prossimità di esercizi commerciali, scuole, parchi e residenze private. Ci sono pericoli di salvaguardia della salute, di autocombustione e, ancor più grave come già avvenuto, di combustione dolosa. Il decoro urbano e la salubrità dei luoghi sono, di fatti, prevaricati dall’indifferenza. La ripetizione sistemica della criticità ambientale esclude che si tratti di un fatto casuale e, quindi, non è pensabile che possa essere portato a giustificazione il collasso del sistema regionale derivante dall’esaurimento della capacità di stoccaggio degli impianti oggi in esercizio. Ciò in quanto, evidentemente, nessuno dei responsabili soprattutto della Regione Calabria, ha pensato di organizzare una soluzione stabile per evitare il ripetersi dell’emergenza ambientale".
L'ex consigliere comunale del Pd, si rivolge quindi al procuratore sollecitandolo "a procedere con una verifica delle attività poste in essere dagli Enti pubblici competenti e dal privato–concessionario per evitare l’aggravarsi dei problemi rappresentati che costituiscono fattori di allarme e preoccupazione nella popolazione".
L'invito accorato di Mastroianni è finalizzato a procedere con le necessarie indagini "al fine di verificare e sanzionare le eventuali responsabilità circa le pessime condizioni igienico sanitarie della città dovute al mancato ritiro dei rifiuti e ad una pulizia della città che va ben oltre l’approssimazione nonostante il pagamento oneroso dei servizi attraverso la Tari e un Contratto di servizio che Lamezia Multiservizi Spa ha sottoscritto con il Comune di Lamezia Terme che evidentemente non ne controlla la reale applicazione. Chiedo - conclude Mastroianni - altresì di valutare l’adozione di un provvedimento tempestivo che disponga l’eliminazione dei cassonetti di raccolta di rifiuti solidi urbani ancora presenti nel territorio comunale, e che acceleri e renda permanente il funzionamento dell’impianto per far rientrare definitivamente l’emergenza ambientale nella città di Lamezia Terme al fine di garantire gli standard previsti per la gestione ed il servizio dei rifiuti".
a.c.
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