di CLAUDIA FISCILETTI
Un’Epifania fredda quella di stamattina, per la città di Catanzaro. Talmente fredda che molti cittadini hanno evitato la consueta uscita per festeggiare la Befana, che tutte le feste porta via.
I pochi coraggiosi che hanno messo il naso fuori casa hanno preferito dirigersi al Parco della Biodiversità o su Corso Mazzini con un unico motivo: far svagare i bambini a cui è dedicata questa festa.
I più piccoli sono troppo contenti per le calze ricevute ed il freddo è un problema secondario. Cioccolate, giocattoli, poco carbone perché in fondo tutti sono stati bravi; questi sono i regali ricevuti dalla Befana che ancora riesce ad entrare nell’immaginario dei bambini. C’è chi vorrebbe restare sveglio durante la notte tra il 5 e il 6 gennaio, solo per poterla incontrare, chi ne è impaurito. Poi c’è anche chi ha ricevuto i regali in anticipo perché ha compiuto gli anni il 5 gennaio e, per motivi soprattutto economici, i genitori non hanno potuto comprare regali anche per l’Epifania.
Ma i bambini arrivano accompagnati dagli adulti, dai genitori, dai nonni che sono particolarmente nostalgici per i tempi andati in cui la Befana veniva festeggiata in modo diverso, meno materialista. C’è chi afferma che riceveva più carbone e meno cioccolata, chi sorride pensando a quelle giornate spensierate trascorse in famiglia, chi non può fare a meno di esprimere con una punta di amarezza quanto la tecnologia attuale abbia trasformato i connotati di questa festività.
E forse è vero, l’Epifania si festeggia in maniera diversa ormai, ma l’unico comune denominatore è la risposta che tutti hanno dato quando è stato chiesto con chi trascorreranno questa giornata: “Con la mia famiglia, con i miei cari”.
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