"Era sulla ringhiera, è stato un attimo": ennesimo suicidio dal Ponte Morandi a Catanzaro

La vittima è uno studente di appena 19 anni

"Ho visto un'auto accostare. Poi un ragazzo sulla ringhiera. Pensavo fosse uno degli operai impegnati nei lavori, invece è stato proprio l'urlo di questi ultimi a farmi capire quello che stava succedendo. E' stato un attimo e l'ho visto volare giù dal ponte".

E' ancora visibilmente scosso uno degli automobilisti che ha assistito impotente all'ennesimo suicidio dal ponte Morandi, a Catanzaro, di uno studente di Amato appena diciannovenne, iscritto all’ultimo anno di un Istituto tecnico di Catanzaro.

Le auto in fila nel traffico, gli operai sul cantiere ancora aperto per la manutenzione dell'imponente infrastruttura che, ancora una volta, si è trasformata nella scena di una tragedia troppe volte già vista.

Un brutto risveglio per Catanzaro, l'ennesima drammatica richiesta di intervento alle forze dell'ordine giunte sul posto per cercare di individuare il corpo e dargli un nome, dietro al quale si nasconde una storia di vita così brutalmente interrotta da un gesto dettato da chissà quali nebbie che avvolgevano la mente della vittima.

Per il resto solo dolore e lacrime di chi dovrà fare i conti con la morte così improvvisa di un giovane che mai aveva manifestato un qualsiasi tipo di disagio fino a questa mattina, quando, giunti all'altezza della fermata degli autobus prima del ponte Morandi, è sceso all'improvviso dal mezzo delle Calabro sul quale si trovava insieme ad alcuni compagni per compiere l'estremo gesto. Sotto shock gli altri compagni che si trovavano a bordo di un bus  sopraggiunto proprio nel momento in cui lo studente ha messo fine alla propria vita.

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