"Ho letto la replica del Presidente Mormile, al quale posso rispondere che la pezza è peggio del buco. Noto la solita acredine e scompostezza del Presidente della Provincia, che anziché preoccuparsi delle mie cariche (che non dipendono né da indicazioni di partito né da qualche santo in paradiso), bene avrebbe fatto a fare il suo dovere in maniera tempestiva e nel rispetto delle procedure, per come spiegherò. Nonostante il linguaggio tracotante ed offensivo utilizzato dal Presidente Mormile – e, menomale che lui parla di questione di stile e di rispetto dei ruoli -, spiegherò al Mormile che il suo ritardo nel rispondere alla Corte di Appello e nel contattare i Dirigenti degli Istituti d’interesse ha determinato che molto probabilmente gli esami di Avvocato non si celebreranno più a Catanzaro".
A riportarlo in una nota stampa è Antonello Talerico, Consigliere CNF e Consigliere Regionale e Consigliere Comunale.
"Difatti - scrive - il Presidente Mormile ha ricevuto comunicazione dalla Corte di Appello nel mese di Luglio 2023, ma ha inteso contattare il Dirigente dell’Istituto “E. Fermi” solo in data 29 settembre 2023 (dirà il Mormile solo due mesi dopo, che vuoi che sia!), così impedendo al Dirigente di avere il tempo utile per programmare il recupero dei cinque giorni necessari per l’esame di Avvocato.
Difatti, se il Mormile avesse contattato tempestivamente nel mese di luglio o anche nei primi giorni di agosto – anziché attendere ottobre…- la dirigente scolastica avrebbe dato piena disponibilità per come sempre avvenuto. Purtroppo il Presidente della Provincia, non sapeva che un dirigente deve programmare prima dell’inizio dell’anno scolastico eventuali giorni da recuperare.
Quindi il ritardo (o l’omissione) del Presidente Mormile ha determinato l’impossibilità legittima e corretta manifestata dalla Dirigente dell’Istituto “E. Fermi” !
Quanto alla soluzione “scaricabarili” proposta dal Mormile, che richiama la circostanza che la comunicazione della Corte di Appello fosse rivolta anche alla Regione, All’Università ed al Comune dimostra anche che stranamente il Presidente della Provincia di Catanzaro, non sappia da anni orsono vengono utilizzati gli Istituti di competenza della Provincia proprio perchè non esistono disponibilità immobiliari idonee ed adeguate da parte degli altri Enti.
Nessuna scelta dispotica da parte mia, poiché trattasi di una scelta storica che il Presidente Mormile (anche ciò non era nella sua conoscenza) ha voluto interrompere per via del suo lassismo, giustificato da parte sua dal fatto che avrebbe contattato telefonicamente (sempre qualche giorno fa e non già come avrebbe dovuto due mesi orsono) un funzionario della cancelleria, come se gli enti pubblici potessero comunicare come dei privati .
La Corte di appello scrive comunicazioni ufficiali due mesi prima e l’Amministrazione provinciale invece predilige il contatto telefonico privo di alcuna rilevanza e utilità, considerato che la Corte è stata costretta a riscrivere!
A parte le altre soluzioni surreali che propone il Mormile (l’aula della sale delle culture per una prova scritta di 700 persone circa, in un luogo dove al massimo arriveremmo a 150 posti disponibili), dobbiamo spiegare a Mormile che l’Ente Fiera non può soddisfare alcuna esigenza allo stato.
Forse Mormile non ha mai visitato l’Ente Fiera e, pertanto lo giustifico.
Difatti, se avesse avuto modo di visitare la struttura si sarebbe reso conto che trattasi di struttura priva di sistema di riscaldamento (gli esami si fanno a dicembre e non possono essere utilizzati per legge i “funghi” a gas).
A parte ciò sarebbe una spesa dispendiosa quella di rinvenire (noleggio o altra soluzione) circa 700 sedie e banchi da collocare all’interno dell’Ente Fiera.
Aggiungo ancora al Mormile, che proprio in questi giorni è stata pubblicata dalla stampa (quindi il Mormile neanche legge la stampa!) la notizia che per l’Ente Fiera la Regione avrebbe rinnovato il comodato d’uso al Comune, convenzione che è stata sottoscritta soltanto nella data di ieri (per come il Mormile potrà verificare)!
Laddove possibile tecnicamente e logisticamente certamente il Comune farà in modo di attrezzare l’Ente Fiera, nonostante la disponibilità materiale pervenuta soltanto nella data di ieri e nonostante le enormi criticità sopradette, fermo restando la disponibilità e interesse da parte della Corte di Appello che aveva indicato l’Istituto “E. Fermi” come struttura rispondente alle esigenze della prova di esame.
Quanto alla presenza/esistenza di scuole comunali o di altri immobili dell’Ente Comune, purtroppo nessuno assolve a quelle caratteristiche richieste dal Ministero della Giuistizia. Alcune astratte soluzioni richiederebbero comunque interventi di adattamento e collocazioni costose e/o di non facile realizzazione.
Altro che falso, purtroppo tutto quello che abbiamo pubblicamente denunciato è vero.
L’Amministrazione Provinciale di Catanzaro è rimasta inerme, ovvero la sua azione è stata tardiva, sino al punto di essere inadempiente ed assente financo nelle comunicazioni alla Corte di Appello ed Istituti individuati per lo svolgimento della prova di esame.
Altro che fantasiose ricostruzioni ed includenti note stampa.
E’ vero invece che ognuno ha un proprio modo di intendere il proprio ruolo politico e, non è solo una questione di stile o di rispetto di ruoli, ma anche di capacità e di rispetto delle istituzioni e del buon agire della pubblica amministrazione e di conoscenza della storia e del Territorio in cui un politico opera, a volte solo per caso o per designazione, a volte per merito!"
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