"L’A.N.A.I. (Associazione Nazionale Avvocati Italiani), una delle associazioni maggiormente rappresentative dell’Avvocatura riconosciute dal C.N.F., esprime grande preoccupazione sulla ventilata ipotesi di un trasferimento in altra localita` degli esami di avvocato, che istituzionalmente si svolgono da sempre a Catanzaro, sede di Corte d’Appello, e cio` solo per l’immobilismo dell’Amministrazione Provinciale, che non ha ancora garantito la disponibilita` del “Fermi”, a Lido, l’unica struttura perfettamente adeguata alle richieste logistiche della Corte d’Appello".
Lo riporta in una nota l'avvocato Pasquale Barbieri, Presidente della Sezione ANAI di Catanzaro.
"È impensabile che gli esami di abilitazione alla prestigiosa professione di avvocato si svolgano in un luogo diverso da Catanzaro, e cio` non perche´ esistano impedimenti logistici al mantenimento dell’attuale assetto delle sedi in cui si sono sempre svolte le prove scritte, idonee alla funzione richiesta, ma per l’assoluta noncuranza del Presidente della Provincia di Catanzaro, che, ad oggi, non avrebbe fornito alcun riscontro alle numerose sollecitazioni pervenutegli dal Presidente della Corte e da piu` parti.
Invero, solo oggi il Presidente Mormile, attraverso un comunicato stampa, rende note le ragioni per cui non ha concesso e, a quanto parrebbe, non intende concedere l’uso delle strutture del suddetto istituto scolastico, richiamando la responsabilita` di altri Enti (Regione, Universita` e Comune), che a suo dire, pur non consapevoli della sua intima decisione di sovvertire una prassi consolidatasi nell’arco di un ventennio (tanto e` il tempo in cui, annualmente, le strutture del “Fermi” sono state utilizzate a tal fine), avrebbero dovuto e potuto rendere disponibili altre strutture, alcune delle quali da lui indicate e assolutamente inadeguate, senza considerare la risibile offerta della sala consiliare e della Casa delle Culture (delle quali ben dovrebbe conoscere le dimensioni) per ospitare oltre 700 candidati e nel rispetto del distanziamento imposto da una prova d’esame.
Un fatto e` certo, la scelta di far svolgere la suddetta prova scritta in altra localita` rappresenta un vulnus per la citta` di Catanzaro e un ulteriore colpo al ruolo di capoluogo di Regione!
Non si tratta di una questione di campanile, ma della difesa del ruolo istituzionale che la citta` riveste e, con essa, di tutti quegli organi professionali che da sempre e con impegno la rappresentano a livello nazionale, e non si puo` consentire, a chicchessia, qualunque sia il ruolo rivestito, di far perdere anche questa residua opportunita`, di cui, eventualmente, dovra` renderne conto, unitamente alle forze politiche di cui e` espressione, all’intera cittadinanza".
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