Escalation di suicidi tra gli uomini in divisa. Il sindacato di polizia non ci sta e chiede alle Istituzioni preposte un immediato cambio di passo.
Le mega riunioni del Tavolo per la prevenzione e gestione delle situazioni di disagio per il personale della Polizia di Stato non portano a nulla: è il commento di Ettore Allotta segretario Generale Provinciale del P.N.F.D sindacato della Polizia di Stato di Catanzaro
Per Allotta è invece necessario assegnare uno psicologo per ogni provincia, che sia presente per tutti gli uffici di polizia di competenza provinciale creando in tal modo una valvola di sfogo per chi non ha persona di fiducia a cui confessare eventuali problematiche della propria vita.
La testardaggine dei “padroni del vapore” è servita a far registrare solo numeri impressionanti di operatori che si sono suicidati. Allotta -si appella quindi al nuovo Esacutivo e al nuovo ministro dell’Interno affinchè vengano adottati provvedimenti finalizzati a debellare l’onda suicidi nella Polizia di Stato.
L’ultimo suicidio tra le file della Polizia risale a pochi giorni fa ed è avvenuto a Roma in circostanze tragiche.
Purtroppo chi è a capo delle istituzioni non conosce la reale vita che svolgono gli operatori delle forze dell’ordine.
Chi comanda dall’alto è, comodamente, seduto sulla propria poltrona davanti al proprio tavolo di lavoro - differentemente - dagli agenti di polizia il cui proprio tavolo di lavoro è un cruscotto di una volante di polizia o una scrivania piena di fogli.
Ovviamente – chiarisce Allotta – non vuol dire che chi è seduto sulla propria poltrona debba essere considerato responsabile dei suicidi ma certamente diventa complice nel momento in cui non si adopera per arginare il problema che sta diventando – e questo è sotto gli occhi di tutti – di portata esagerata.
Non è dunque percepito dalle istituzioni il reale disagio o pericolosità delle mansioni degli appartenenti alle forze dell’ordine.
Deve essere attuato un vero e proprio piano di emergenza che serva ad aiutare gli operatori delle forze di polizia per aiutarli a superare momenti di sconforto o problemi che attanagliano la propria persona.
Un aiuto concreto – come suggerito da Allotta – potrebbe arrivare dall’insediamento di psicologi nei posti di polizia al fine di dare supporto a chiunque possa trovarsi in difficoltà.
E’ importante ricordare che gli agenti delle forze dell’ordine svolgono un lavoro decisamente stressante oltre che pericoloso. A dimostrazione di ciò sono i numerosi interventi in cui essi si adoperano per contrastare la criminalità organizzata e la delinquenza in generale.
E difatti, non sono poche le tragedie avvenute durante operazioni di intervento effettuati dalle volanti per strada. E non si possono chiudere gli occhi davanti a certe tragedie. Pertanto, ribadisce Allotta, se essi già rischiano la vita ( e a volte la perdono) per strada, sarebbe opportuno fare il possibile per evitare l’aumento dei suicidi!
E sarebbe il caso di attivarsi con urgenza e con interventi mirati, programmati e repentini!
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