Escalation di violenza a Schiavonea, Straface: “Regione a lavoro per affrontare fragilità e rafforzare l’integrazione”

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  12 dicembre 2025 14:50

“Esprimo ferma condanna e profonda preoccupazione per l’ennesimo episodio di violenza avvenuto a Schiavonea. Sono fatti che non possono e non devono trovare alcuna giustificazione: minano la sicurezza, alimentano tensioni sociali e mettono a rischio la convivenza civile”.

Lo afferma l’Assessore alle Politiche Sociali Pasqualina Straface, ribadendo vicinanza alla comunità di Schiavonea, vittima inerme dell’escalation di violenze generate da scorribande di immigrati e rivolgendo un sentito ringraziamento alle forze dell’ordine per il lavoro di controllo rispetto a questi episodi.

La Calabria è una terra accogliente – aggiunge – ma l’accoglienza non può trasformarsi in marginalità, sovraffollamento o insediamenti informali che diventano ghetti. È da lì che nascono le bombe sociali che stiamo osservando in questi giorni a Corigliano-Rossano. Per questo serve una risposta equilibrata ma decisa: legalità, prossimità, servizi, integrazione vera. Non slogan, ma lavoro concreto.

In un contesto altamente critico la Regione ha messo in campo programmi strutturali, risorse ingenti e un modello d’intervento chiaro, che tiene conto del ruolo dei Comuni e degli enti del terzo settore operanti in materia. L’Assessore, a proposito, richiama il quadro delle misure operative oggi in Calabria. Dal programma Inte(g)razione (FAMI) – ricorda Pasqualina Straface – per il rafforzamento della governance dell’inclusione lavorativa, e per il supporto ai servizi pubblici territoriali, ai progetti ToGether(e), in materia di supporto alle ASP per i servizi di carattere sanitario, e Calabria friends, in materia di insegnamento della lingua italiana, anche questi con fondi FAMI. E poi il progetto Su.Pr.Eme. 2 con interventi nelle aree più fragili come la Piana di Sibari e la Piana di Gioia Tauro, contro caporalato, sfruttamento, marginalità abitativa e irregolarità. Un intervento, quest’ultimo – sottolinea l’Assessore – articolato in una serie di servizi come i Poli Sociali Integrati, presidi territoriali di prossimità che intercettano bisogni, orientano ai servizi, costruiscono percorsi personalizzati di inclusione; il Budget di Integrazione: uno strumento innovativo per favorire l’emancipazione da sfruttamento e lavoro irregolare; il Social housing e voucher abitativi per superare gli insediamenti informali e garantire abitare dignitoso; i Trasporti e mobilità sociale per rompere l’isolamento logistico dei lavoratori stagionali; per finire ai percorsi professionali e di auto-imprenditorialità destinati ai migranti, inclusa una particolare attenzione alle donne e ai minori.

Solo per queste linee strategiche – precisa l’Assessore regionale alle Politiche sociali – la Regione gestisce oggi oltre 10,8 milioni di euro tra FAMI, PN Inclusione e FESR, destinati a integrazione, abitare, prevenzione dello sfruttamento, rafforzamento dei servizi territoriali e politiche attive del lavoro.

“Ecco perché di fronte a ciò che sta accadendo – continua Straface – sulla base dell’accordo già in essere con i Comuni di Corigliano-Rossano e di Cassano all’Ionio per il progetto Su.Pr.Eme. 2, è necessario aprire rapidamente un tavolo operativo con i medesimi enti per valutare eventuali ulteriori strategie di intervento.

Non basta reagire agli episodi: bisogna pianificare, insieme, interventi strutturati e misurabili. La Regione c’è, con misure, professionalità e risorse. Ora è il momento di unire gli sforzi e costruire una strategia locale chiara, che eviti concentrazioni pericolose, degrado e zone grigie dove crescono illegalità e conflitti”.

“Non possiamo permettere – conclude l’Assessore – che in Calabria si creino ghetti o sacche di invisibilità. L’inclusione non è buonismo: è ordine, sicurezza, diritti e doveri. È garantire lavoro regolare, abitazioni dignitose, servizi sociali efficaci e percorsi di autonomia. È così che si prevengono le tensioni e si costruisce una comunità più forte. Su questo la Regione continuerà a lavorare, con pragmatismo, concretezza e spirito di collaborazione”.


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