Tra i 44 allievi del corso “FERRARI III” della Scuola Militare “Teulié” che hanno giurato a Milano (LEGGI QUI) c'è anche Paolo Manica, sedicenne di Crotone, che, al termine dell’estate scorsa, dopo un impegnativo iter selettivo, è risultato vincitore di concorso per l’accesso alla Scuola militare dell’Esercito.
Paolo, quando è nata la passione per la vita militare?
"Ho sempre avuto una particolare ammirazione per le Forze Armate e sin da bambino mi ha sempre affascinato la figura del soldato. Col tempo poi, dall’apparenza del mito ho iniziato a maturare una convinzione più profonda, per la quale oggi ritengo il soldato italiano sempre più un modello etico da seguire. Ho scelto pertanto di mettermi in gioco e di frequentare con entusiasmo la Scuola Militare “Teulié”, perché mi attraeva la specifica formazione che offre: oltre a una istruzione scolastica solida e di prim’ordine, noi allievi veniamo educati anche a comportarci seguendo fondamenti etico-morali propri della vita militare".
Sabato il giuramento, come ti senti?
"Il pensiero di giurare sabato mattina suscita in me sensazioni positive: da un lato un enorme orgoglio, che percepisco essere provato anche dalla mia famiglia e, dall’altro, un grande senso di responsabilità. In un periodo come questo poi, di conflitti che si ritenevano retaggio del passato e non più attuali come mezzo per risolvere le controversie tra Stati e venti di guerra mai così vicini a noi, il Giuramento assume connotati ancor più profondi".
Con i tuoi compagni la vita è stata facile all'interno della Scuola?
"Ho legato molto con i colleghi come me originari della Calabria; il fatto stesso di poter, di tanto in tanto, scambiare con loro qualche parola nel nostro dialetto ci suscita spontanea ilarità. Riconosco che, pur frequentando e provando amichevole affetto verso tutti i compagni di Corso, con i corregionali si crea un rapporto speciale, quasi fraterno".
I tuoi progetti per il futuro?
"Sul mio futuro, sinceramente sono ancora piuttosto indeciso: prima di entrare alla “Teuliè” la mia unica aspirazione era quella di sostenere il test d’ingresso alla facoltà di medicina. Oggi da cadetto, avendo iniziato ad apprezzare la formazione e l’essenza stessa dell’essere militare, sto maturando anche l’idea di cimentarmi con i concorsi per proseguire il mio percorso nelle Forze Armate, quando verrà il momento".
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