A pochi giorni dalla notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari da parte della Procura distrettuale antimafia di Catanzaro in ordine a diverse estorsioni eseguite a Nicotera e a danno di alcuni imprenditori, il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha revocato gli arresti domiciliari disponendo l’obbligo di dimora nei confronti di Francesco D’ambrosio indagato per concorso in estorsione aggravata dalle modalità mafiose.
Il giudice, accogliendo i rilievi degli avvocati Francesco Sabatino e Antonino Cosentino, ha ritenuto attenuate le esigenze cautelari.
Oltre a D'Ambrosio e al presunto boss Antonio Mancuso nell’elenco delle persone a cui nei giorni scorsi è stato notificato un avviso di conclusione indagine sono: Giuseppe Cicerone, 89 anni di Nicotera; Salvatore Comerci, 35 anni di Nicotera; Salvatore Gurzì, 35 anni di Nicotera; Andrea Campisi, 38 anni di Nicotera; Rocco D’Amico, 39 anni di Nicotera; Gabriele Gallone, 19 anni di Nicotera; o, 40 anni di Nicotera; Francesco Ivan D’Aloi, 20 anni di Nicotera; Giovanni Iermito, 23 anni di Comerconi (frazione di Nicotera), Alfonso Cicerone, 45 anni.
Usura, estorsione, trasferimento fraudolento di valori, furto, a aggravati dal metodo mafioso. Sono questi i reati a cui devono rispondere gli indagati.
ed.cor.
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