Europee 2024: numeri, effetti e sfide interne nei partiti dopo il voto in Calabria

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  10 giugno 2024 17:15

Era meglio arrivare davanti a tutti, ma il 'tagliando' delle Europee è stato un significativo successo per Forza Italia. Roberto Occhiuto ha spinto molto su questa campagna elettorale e il 18% ottenuto in Calabria garantisce al presidente della Giunta il credito 'romano' tanto voluto e ricercato. Anche se Fratelli d'Italia è davanti e la trazione azzurra proviene decisamente dal Reggino, al 26% in provincia contro il 15,49% nel Cosentino e il 13,77% nel Catanzarese, il governatore e il coordinatore regionale Francesco Cannizzaro ne escono decisamente rafforzati.

Emblematico l'exploit di Giusy Princi, la più votata in Calabria con 66 mila preferenze e oltre 84 mila nell'intera circoscrizione meridionale. Il volo della vicepresidente verso il Parlamento europeo produrrà necessariamente un aggiustamento nell'esecutivo regionale. Faccenda a cui guardano gli altri alleati. Sicuramente Fratelli d'Italia, da primo partito in regione (grazie all'effetto Giorgia Meloni) e che già in campagna elettorale batteva cassa sulle deleghe. Intanto in Europa conferma l'uscente Denis Nesci. La Lega, superata dagli alleati, in Calabria ha retto meglio che nelle altre regioni del Mezzogiorno (eccetto il Molise dove ha raggiunto risultati migliori). Il 9,19% racimolato dal Carroccio è frutto del lavorio del sottosegretario Claudio Durigon che ha costruito una lista per sprigionare la propulsione della competizione interna. Derby che ha visto prevelare il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso sulla parlamentare Simona Loizzo. Tattica che non ha certo unificato il partito. Tutto è rinviato alla contesa finale in occasione del congresso locale promesso (in tutta Italia) dallo stesso Matteo Salvini. 

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Sul fronte del centrosinistra, il Pd è sì tornato primo partito al Sud ma in Calabria resta ancora dietro al Movimento 5 Stelle (il principale sconfitto su scala nazionale), in cui ha prevalso l'ex presidente dell'Inps Pasquale Tridico. L'ex terzo polo si mangia le mani. Stati Uniti d'Europa (Renzi e Bonino) e Azione (Calenda) si sono suicidati presentandosi separati tanto da non avere superato lo sbarramento nazionale al 4%. E in Calabria hanno fatto meglio la prima compagine è addirittura sopra il 6% mentre la seconda sopra il 4%. Anche in Calabria si conferma la vera sorpresa di queste Europee, ossia Alleanza Verdi e Sinistra con circa il 6% che ha accomodato un seggio europeo per Domenico Lucano, in attesa della sfida per Riace. 

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