di IACOPO PARISI
Il 20 e 21 agosto il Complesso monumentale del San Giovanni di Catanzaro accoglierà la quinta edizione di Factory Area V, il festival ideato e curato da Factory+ in compartecipazione con il Comune di Catanzaro e inserito all'interno della rassegna culturale estiva Estarte. Un evento che non è solo musica, ma una vera esperienza culturale collettiva: talk, mostre e podcast animeranno diversi spazi del San Giovanni, rendendo il festival un punto di riferimento per la sperimentazione creativa e l’incontro tra linguaggi.
Il festival è stato presentato ufficialmente questa mattina nella sala concerti di Palazzo de Nobili, durante una conferenza stampa alla quale hanno partecipato i soci fondatori Stefano Santoemma, Gianfranco Migliaccio e Felice Miceli, insieme all’assessore comunale alle politiche giovanili Vincenzo Costantino (RIGUARDA QUI LA DIRETTA). Nato come progetto indipendente dalla visione condivisa di un gruppo di giovani, Factory Area si è evoluto negli anni mantenendo intatta la propria attitudine: costruire relazioni, creare comunità, immaginare nuovi modi di vivere e abitare i luoghi della cultura. Dopo il successo delle prime tre edizioni all’Ex Comac di Soverato e dell'ultima al Castello normanno di Squillace, la manifestazione raggiunge finalmente Catanzaro, città che è sempre stata l’obiettivo dichiarato del collettivo sin dalle origini.
«Siamo contenti e grati per la fiducia accordataci dal Comune – ha dichiarato Stefano Santoemma, uno dei soci fondatori –. Parlare per la prima volta in pubblico proprio all’interno delle istituzioni cittadine ha per noi un forte valore simbolico. Factory Area è nato per coinvolgere, per dare spazio a realtà in cui potersi riconoscere. Oggi conta un gruppo di lavoro di circa 30 persone, tutte under 30, con una rappresentanza paritaria tra uomini e donne».
L’assessore alle politiche giovanili Vincenzo Costantino ha accolto con entusiasmo l’arrivo del festival in città, lodandone l’approccio e la capacità di creare reti autentiche: «Lo avete fatto nel modo giusto, partendo dall’attitudine. È un esempio da cui ripartire, per costruire una collettività fondata su valori semplici ma fondamentali. L’amministrazione è pronta a dare spazio e fiducia alle energie del territorio».
Felice Miceli ha sottolineato come Factory Area V sia un progetto culturale con una chiara visione turistica e cittadina: «Vogliamo che diventi un appuntamento fisso per Catanzaro, qualcosa che dialoghi con la città, che la abiti e la trasformi». In quest’ottica, il festival si inserisce in un percorso di valorizzazione del patrimonio e di promozione del territorio. «Abbiamo scelto il Complesso monumentale del San Giovanni perché non fosse solo un contenitore, ma diventasse contenuto esso stesso», ha spiegato. La terrazza panoramica ospiterà l’area concerti, mentre le gallerie e le sale interne accoglieranno podcast, talk e una mostra permanente: attività gratuite e accessibili a tutti, anche a chi non prenderà parte agli eventi musicali a pagamento. «Vogliamo che il festival viva in simbiosi con la città, che ne riscopra i luoghi, li riattivi e li faccia guardare con occhi nuovi», ha concluso Miceli.
Il programma musicale, presentato da Gianfranco Migliaccio, è il cuore pulsante del festival: un incontro tra nomi affermati e nuovi talenti, con una proposta artistica articolata su due giornate distinte. «Abbiamo voluto dare un’identità precisa a ciascuna serata», ha spiegato Migliaccio. «Il 20 agosto sarà la giornata più elettronica da un certo punto di vista, grazie alla presenza di due dj internazionali, Camoufly ed Emmanuelle, ai quali abbiamo affiancato Bais, con un live ricercato ma popolare, capace di parlare a un pubblico ampio e trasversale».
La seconda serata, il 21 agosto, sarà invece caratterizzata dalla presenza di Venerus, vera punta di diamante del festival. Con lui sul palco Faccianuvola, giovane talento in rapida ascesa, insieme a una selezione di artisti calabresi che danno voce alla scena locale: Emporio, Paola Pizzino, londi, accompagnati dai dj set di Fabio Nirta e Roberto Vagliolise, da sempre simboli della sperimentazione sonora che caratterizza Factory Area.
Accanto alla musica, il festival propone contenuti culturali di grande spessore. Nelle gallerie del complesso si terrà il podcast a cura di Channel 808, realtà emiliana che intreccia musica e attualità. I talk coinvolgeranno invece due collettivi calabresi: Osservatorio Maree, organismo culturale che tratta svariati temi, e Simeri Lab, laboratorio urbano impegnato nella rigenerazione partecipata degli spazi pubblici.
Un forte valore simbolico è affidato all’immagine scelta per il manifesto, realizzata e ideata da Tuttovento studio: il Cavatore, storica statua di Catanzaro, reinterpretata come icona del "fare" collettivo. Una figura che incarna fatica, determinazione, costruzione: "Crafting together", il motto del festival, richiama proprio questa idea di collaborazione attiva e concreta, un invito a partecipare, a sporcarsi le mani per generare cultura insieme. Perché, come affermano gli organizzatori, «se lo abbiamo fatto noi, può farlo chiunque: sarebbe bello se sempre più realtà decidessero di investire nella cultura qui, in Calabria».
Factory Area V non sarà quindi solo un evento, ma un segnale forte di quello che può nascere quando passione, competenza e visione si incontrano. Un festival costruito dal basso, che parla alle nuove generazioni ma coinvolge tutta la comunità, valorizzando spazi, idee e relazioni.
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