I luoghi calabresi sono: Complesso Monastico Basiliano di Santa Maria del Patire, Corigliano Calabro, La Torre Cavallara, Catanzaro, Castiglione di Paludi, Fontana Ficarazza, Filadelfia, Santuario Madonna Del Carmelo Marano Marchesato, Sentiero del Brigante in Aspromonte, Ospedale psichiatrico e archivio storico di Girifalco e Villa Romana, Casignana
25 febbraio 2021 13:41Decimo censimento “i luoghi del cuore”. Nel 2020, con ben 2.353.932 voti, gli italiani hanno voluto dimostrare il loro amore per il patrimonio culturale e ambientale italiano: il miglior risultato di sempre per il censimento del FAI. Una partecipazione sorprendente che nell’anno del dramma del Covid-19 si carica di significato e racconta di un’Italia coesa, vitale e fiera delle proprie bellezze, che guarda al futuro con speranza, nonostante tutto. La classifica vede:
al 1° posto la Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza
al 2° posto il Castello e Parco di Sammezzano a Reggello (FI)
al 3° posto il Castello di Brescia
al 4° posto la Via delle Collegiate a Modica (RG)
al 5° posto l’Ospedale e la Chiesa di Ignazio Gardella ad Alessandria
Era il 6 maggio 2020 quando, nel pieno dell’emergenza Coronavirus, il FAI - Fondo Ambiente Italiano dava il via con grande passione civile alla decima edizione de “I Luoghi del Cuore”, promossa in collaborazione con Intesa Sanpaolo. L’invito rivolto agli italiani, potente e di notevole impatto emotivo, era quello di esprimere l’amore per il proprio Paese in un momento di così grande difficoltà, votando i luoghi a loro più cari, quelli di cui avevano sentito fortemente la mancanza nei giorni passati giocoforza chiusi in casa e a cui avrebbero voluto assicurare, grazie a questo censimento, tutela e valorizzazione. E la risposta a questa esortazione è stata davvero eccezionale: i voti raccolti fino al 15 dicembre, giorno di chiusura dell’iniziativa, sono stati 2.353.932, il miglior risultato di sempre, con oltre 39.500 luoghi segnalati in 6.504 Comuni d’Italia (l’82,3% del totale).
L’Italia è una potenza culturale, il suo patrimonio è composto da migliaia e migliaia di capolavori. Per segnalare con il maggior numero di voti il proprio luogo del cuore, gli italiani hanno dato vita a una stupenda ed elettrizzante competizione. Il proverbiale campanilismo del Bel Paese si è scatenato, generando imprevedibili ribaltamenti nelle classifiche provvisorie. È stata un’edizione ad alta tensione, non solo per un ordine d’arrivo mai scontato, ma soprattutto perché i comitati e le associazioni di cittadini che si sono attivati per raccogliere voti si sono fronteggiati lealmente con un agonismo senza pari, degno delle più importanti gare sportive, senza mai interrompere la propria corsa verso il traguardo dalla scorsa primavera. E non bisogna solo pensare a città contro città o borgo contro borgo: la piccola e meravigliosa città di Modica ha generato ben due candidature entrate nella top 10, in pochi chilometri quadrati.
A vincere questa edizione del censimento del FAI non sono stati solo i luoghi più votati, con le loro storie affascinanti e la loro necessità di cura, restauro e attenzione, ma anche l’intero patrimonio culturale e ambientale italiano, il cui immenso valore per la collettività in termini di identità, memoria, legami sociali, esperienze di vita e speranze future emerge limpidamente scorrendo la variegata classifica dei “Luoghi del Cuore” (consultabile sul sito www.iluoghidelcuore.it). Un progetto di sempre maggiore successo, con oltre 9.630.000 voti raccolti in totale dalla prima edizione del 2003 a oggi, in grado di amplificare in modo semplice e diretto il bisogno di essere ascoltati di tantissimi cittadini, ben consapevoli che abitare in centri urbani, piccoli o grandi che siano, con un tessuto tutelato e valorizzato, rappresenti un elemento di benessere, tanto quanto l’essere circondati da un paesaggio e da un ambiente ben conservati.
Se è vero che da Lombardia, Sicilia e Piemonte – le tre regioni più attive con rispettivamente 328.591, 301.826 e 241.727 voti raccolti – sono arrivate più di un terzo delle segnalazioni totali, la mappa dei siti amati coinvolge tutto il territorio nazionale e stupisce per eterogeneità di tipologie: dalle chiese alle aree naturali, dai castelli ai borghi, dalle aree archeologiche ai giardini urbani, dalle ferrovie ai ponti, anche in questa edizione del censimento è andata in scena una perfetta rappresentazione dell’inestimabile ricchezza culturale del nostro Paese. E, a sorpresa, è stato il Molise, nelle altre edizioni sempre abbastanza defilato, la regione con più voti in rapporto al numero di abitanti, mentre la Liguria è al primo posto per voti in rapporto alla sua superficie.
Ma qual è il motivo che spinge a partecipare al censimento “I Luoghi del Cuore”? Dare valore e garantire tutela, attraverso il FAI, all’“eredità culturale” dei territori, intesa – secondo la definizione riportata nella Convenzione di Faro, finalmente ratificata dall’Italia lo scorso settembre - come “un insieme di risorse ereditate dal passato che le popolazioni identificano, indipendentemente da chi ne detenga la proprietà, come riflesso ed espressione dei loro valori, credenze, conoscenze e tradizioni”. E a impegnarsi per raggiungere questo obiettivo, tanto ambizioso quanto importante, sono soprattutto i comitati che si mobilitano per far votare il proprio luogo amato - nel 2020 se ne sono registrati 302, il 32,5% in più rispetto all’edizione precedente - limpida espressione del principio di sussidiarietà di cui si parla nell’articolo 118 della Costituzione. La loro azione è il cuore pulsante del censimento, l’atto d’amore che le persone dedicano, quali “ambasciatori dei territori”, ai luoghi che vogliono salvare da degrado e abbandono, o semplicemente far conoscere.
Nello slogan dell’iniziativa – Il tuo voto salva – è racchiusa la speranza di regalare un futuro a piccole e grandi bellezze d’Italia, che diventa più concreta maggiore è il numero di voti che si riescono a raccogliere (vedi box Premi e prossimi passi): oltre ai premi per i primi luoghi classificati e alla possibilità, per beni con almeno 2.000 voti, di partecipare al bando per richiedere un intervento di valorizzazione o restauro, un buon piazzamento permette anche di far giungere con più forza a istituzioni e media le istanze dei cittadini.
Ed ecco allora che 75.586 persone hanno espresso la loro preferenza per la Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza, luogo al 1° posto della classifica nazionale, grazie anche all’impegno di tre comitati - Amici del Treno delle Meraviglie, Amici della Ferrovia Cuneo Ventimiglia Nizza e Amis du Train des Merveilles - che auspicano il potenziamento della linea e la sua valorizzazione. Un’opera che fonde la natura aspra delle Alpi Marittime con l’ingegno umano, ideata da Cavour a metà Ottocento, quando Nizza era sabauda, e che nei suoi 96 km di lunghezza include 33 gallerie e 27 ponti e viadotti, coprendo un dislivello di 1.000 metri e toccando 18 Comuni, in gran parte borghi montani. Semidistrutta dai tedeschi in ritirata nel 1943 e ricostruita negli anni Settanta con un accordo italo-francese da rinnovare, la ferrovia è un’infrastruttura necessaria per i residenti, con importanti potenzialità turistiche. Nel 2013 ha rischiato la dismissione ed è purtroppo interrotta dallo scorso ottobre a causa dello smottamento del Colle di Tenda causato dall’alluvione che ha isolato la Val Roya.
Al 2° posto con 62.690 voti si classifica il Castello di Sammezzano a Reggello (FI), edificio senza pari in Italia e con pochi confronti anche a livello internazionale per la rievocazione in 13 sale monumentali di capolavori architettonici di arte indiana e moresca, già vincitore dell’ottavo censimento “I Luoghi del Cuore” (anno 2016). Incagliato in una complessa situazione proprietaria, che ha visto avvicendarsi in anni recenti aste andate deserte e società in liquidazione, il castello, insieme al parco di 190 ettari che lo circonda, è da decenni in stato di grave abbandono ed è privo di tutti gli arredi storici. A fine 2019 è tornato proprietà della Sammezzano Castle srl, uscita da una procedura di fallimento, ma i comitati Savesammezzano e FPXA sono tornati a raccogliere i voti per tenere alta l’attenzione su un bene che merita di essere recuperato e fruito.
Il 3° posto è invece occupato dal Castello di Brescia, segnalato da 43.469 persone. Possente fortezza che rispecchia nelle sue stratificazioni la storia della città, dalla fondazione in epoca romana al dominio visconteo, dal governo della Serenissima fino all’epoca austriaca, che lo ha visto protagonista del Risorgimento cittadino, ospita un percorso museale ed è sede di eventi. La raccolta voti, a cui hanno aderito anche varie istituzioni, associazioni e aziende del territorio, è stata promossa dal comitato Amici del Cidneo onlus, nato per valorizzare il castello e il Colle Cidneo, considerati un unicum in Italia per dimensioni, ampiezza di aree verdi e posizione.
Al 4° posto si trova la Via delle Collegiate di Modica (RG), grazie ai 40.521 voti raccolti. Un percorso che unisce idealmente il Duomo di San Giorgio e le chiese di San Pietro e Santa Maria di Betlem, testimonianza della storia della città lungo i secoli, dal tardogotico al tardobarocco. Il comitato Le collegiate di Modica #culturacheunisce si è costituito per il censimento, per valorizzare e promuovere interventi di recupero per il grande patrimonio qui conservato, che rischia di deteriorarsi.
La decima edizione del censimento si è contraddistinta anche per l’attenzione registrata dalle due classifiche speciali lanciate all’avvio dell’iniziativa. La prima, dedicata ai Luoghi storici della salute in omaggio al personale sanitario impegnato nella lotta al Covid-19, ha visto trionfare la Chiesa e l’Ospedale di Ignazio Gardella ad Alessandria, al 5° posto della classifica nazionale con 30.391 voti: mentre l’ospedale è stato risistemato ed è funzionante, la chiesa, opera prima del grande architetto razionalista, versa in profondo stato di degrado e necessita di tempestivi restauri. Da questa classifica si evince quanto la tradizione della cura affondi radici secolari nel nostro Paese, con un patrimonio diffuso di beni di epoche diverse, che coinvolge ospedali, come il Complesso Morelli di Sondalo (SO), avanguardistico villaggio-sanatorio degli anni Trenta, chiese legate a complessi di cura, farmacie storiche, conventi e ville che hanno mutato destinazione, come l’Ambrogiana di Montelupo Fiorentino (FI), residenza medicea divenuta nel 1886 primo manicomio criminale del Regno d’Italia, e ancora complessi termali e aree verdi, come i giardini dell’Ospedale Militare di Taranto, dove per un particolare microclima si trovano specie di collina e tipiche del sottobosco.
La seconda classifica speciale riguarda invece l’Italia sopra i 600 metri, territori di grande valore ambientale e storico, con pochi abitanti e un notevole potenziale, ma spesso caratterizzati da problemi di dissesto idrogeologico, dalla mancanza di infrastrutture, servizi e risorse economiche oltre che da una forte tendenza allo spopolamento, a cui da tempo il FAI si impegna a dar voce. A vincere è stata la Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza, ma il premio in palio, non cumulabile con quello assegnato al vincitore assoluto del censimento, spetta all’Eremo di Sant’Onofrio al Morrone a Sulmona (AQ), complesso arroccato su una rupe affacciata sulla Valle Peligna e legato a Papa Celestino V, al 9° posto della classifica nazionale con 22.442 voti. Migliaia i luoghi oggetto di segnalazione, tra cui borghi, come Vico Pancellorum (LU), frazione appenninica di Bagni di Lucca dove è nata la fantasiosa lingua arivaresca; chiese, come quella di Santa Maria Gesù Lo Piano a Polizzi Generosa (PA), nel parco delle Madonie; luoghi naturalistici, come il Sentiero del Brigante in provincia di Reggio Calabria, percorso di circa 130 km tra il Parco Nazionale dell’Aspromonte e il Parco Naturale Regionale delle Serre; luoghi simbolo della tradizione e della devozione popolari, come il Museo dei Misteri di Campobasso, dove si conservano i settecenteschi “ingegni” utilizzati durante la processione del Corpus Domini, che ha conquistato il 10° posto nazionale, e persino un teatro en plein air che è anche un’opera d’arte, il Teatro Andromeda a Santo Stefano Quisquina (AG), realizzato negli anni Novanta dal pastore di pecore Lorenzo Reina, con 108 pietre bianche a formare l’omonima costellazione.
Anche nell’edizione 2020 la lista dei siti amati è ricchissima di luoghi sorprendenti. Ne sono esempio il Ponte Acquedotto a Gravina in Puglia (BA) – al 7° posto della classifica nazionale – spettacolare struttura ad archi di 90 metri protagonista di una scena del nuovo film di James Bond No time to die; Villa Ottelio Savorgnan in provincia di Udine, dove uno studioso inglese ha ipotizzato si sia svolta la vicenda trasformata da Shakespeare in Romeo e Giulietta; il piccolo Molino dalla Torre “Zorzini” a Mezzana (TN), con la sua vecchia macina in pietra; un monumento funebre di età romana con una struttura a cuspide piramidale, noto come “Fescina”, a Quarto (NA); il Bacino del Rio Grande ad Amelia (TR), torrente tributario del Tevere che scorre tra i Monti Amerini, incontrando due antichi sbarramenti; Parco e Casale della Cervelletta, complesso fortificato nella Riserva Naturale della Valle dell’Aniene, che conquista il primo posto in Lazio per il secondo censimento consecutivo, e Forte Aurelia, che oggi ospita una sede operativa della Guardia di Finanza, entrambi a Roma; la Villa per Michelangelo Antonioni in Gallura (SS), una “Cupola” perfettamente integrata nella natura, progettata dall’architetto Dante Bini e oggi abbandonata; il Giardino degli Angeli in provincia di Bologna, parco ricco di fiori e piante creato in memoria di una giovane ragazza, scomparsa nel 2006.
PREMI DEL 10° CENSIMENTO “I LUOGHI DEL CUORE” E PROSSIMI PASSI
Al primo, secondo e terzo luogo classificato del censimento “I Luoghi del Cuore” 2020 – Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza, Castello e Parco di Sammezzano e Castello di Brescia – saranno messi a disposizione da FAI e Intesa Sanpaolo, solo a fronte della presentazione di un progetto da concordare, contributi di 50.000, 40.000 e 30.000 euro, a cui si aggiungeranno 5.000 euro extra per i due siti che hanno superato 50.000 voti. Il premio di 20.000 euro in palio per i vincitori delle classifiche speciali Luoghi storici della salute e Italia sopra i 600 metri, verrà assegnato, rispettivamente, all’Ospedale e Chiesa di Ignazio Gardella e all’Eremo di Sant’Onofrio al Morrone; quest’ultimo lo riceverà al posto della Ferrovia Cuneo-Ventimiglia, poiché in nessun caso i premi sono cumulabili. Stesso discorso per il premio messo in palio per il luogo che ha ricevuto più voti via web, per il quale il FAI curerà la realizzazione di un video storytelling: il destinatario sarà il Ponte Acquedotto di Gravina, che lo riscuoterà al posto del Castello di Sammezzano.
In più, i referenti dei luoghi che hanno ottenuto almeno 2.000 voti, potranno candidare al FAI, attraverso il bando che verrà lanciato a marzo 2021, una richiesta di recupero o valorizzazione, legata a progetti concreti, attuabili in tempi certi e dotati di un cofinanziamento che assicuri un sostegno reale. Come nelle scorse edizioni, FAI e Intesa Sanpaolo selezioneranno entro novembre i luoghi vincitori.
Il FAI si farà inoltre portavoce di tutte le segnalazioni ricevute e, anche attraverso l’azione capillare delle sue Delegazioni presenti su territorio nazionale, solleciterà le istituzioni preposte affinché diano attenzione ai luoghi, sensibilizzando in particolare i Sindaci di tutti i 6.504 Comuni coinvolti e tutte le Regioni.
“In un tempo di straordinaria difficoltà, il fatto che i voti per i ‘Luoghi del Cuore’ siano stati oltre 2.300.000 è il segno che gli italiani considerano il loro amato Paese come un Paradiso perduto da ritrovare. È evidente una sempre più diffusa coscienza di luoghi speciali sparsi lungo tutta la penisola, così ben distribuiti e numerosi da rendere l’Italia una ‘potenza culturale’ e da incoraggiare il FAI a svolgere sempre meglio il proprio ruolo sussidiario nell’aiutare le Istituzioni pubbliche a tutelare e promuovere il proprio patrimonio di arte, storia e natura”, ha dichiarato Andrea Carandini, Presidente FAI.
Dal 2004 Intesa Sanpaolo affianca il FAI in questa iniziativa a favore della tutela e della valorizzazione delle bellezze artistiche e naturali del Paese, ambito che vede il Gruppo impegnato in prima persona. A questo si aggiunge la capillare diffusione sul territorio italiano che asseconda la presenza ben distribuita della Banca in tutte le regioni italiane.
Gian Maria Gros-Pietro, Presidente Intesa Sanpaolo, ha commentato: “Il brillante risultato di voti che i ‘Luoghi del Cuore’ del FAI hanno raccolto in un anno così particolare testimonia che la voglia di arte e di bellezza non si è spenta con la pandemia e che le persone rimangono sensibili alle piccole e grandi espressioni del patrimonio locale e partecipano al censimento con l’obiettivo di salvaguardarle. Alle meritorie finalità di tutela e di cittadinanza partecipativa del progetto, quest’anno si aggiunge il contributo a dare respiro alle professioni dell’arte, del restauro, del paesaggio in difficoltà e ad alimentare il turismo locale. L’enfasi data ai luoghi della sanità evoca il doveroso riconoscimento al personale sanitario, coerente con il sostegno e l’attenzione che Intesa Sanpaolo ha assicurato in questi mesi”. Il censimento è stato realizzato sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.
Il Servizio Pubblico è da sempre al fianco del FAI. Ma quest’anno la Rai testimonia in modo se possibile ancora più vivo il senso e l’orgoglio di questa collaborazione: in un Paese nel quale la pandemia ci costringe purtroppo a limitare i nostri spostamenti, diventa ancora più essenziale quella “finestra sulla bellezza” che i media Rai sono in condizione di spalancare, portando milioni di cittadini a diretto contatto con i “Luoghi del Cuore” votati in occasione del censimento 2020. "E grazie di cuore a tutti gli italiani che hanno partecipato!"
Risultati finali del 10° censimento “i luoghi del cuore”, classifica dei luoghi più votati in calabria*
*luoghi che hanno ottenuto almeno 2.000 voti
Posizione in classifica nazionale |
VOTI |
LUOGO DEL CUORE |
66° |
5.471 |
Complesso Monastico Basiliano di Santa Maria del Patire, Corigliano Calabro (CS) |
106° |
3.919 |
La Torre Cavallara, Catanzaro |
150° |
2.871 |
Castiglione di Paludi (CS) |
162° |
2.683 |
Fontana Ficarazza, Filadelfia (VV) |
169° |
2.571 |
Santuario Madonna Del Carmelo, Marano Marchesato (CZ) |
193° |
2.301 |
Sentiero del Brigante, Santo Stefano in Aspromonte (RC) |
202 |
2.242 |
Ospedale psichiatrico e archivio storico, Girifalco (CZ) |
214 |
2.059 |
Villa Romana, Casignana (RC) |
Luoghi della classifica speciale “Italia sopra i 600 metri”; Luoghi della classifica speciale “Luoghi storici della salute”
Torre Cavallara di Catanzaro
Risalente al XVII secolo, la Torre Cavallara è adagiata su una collina a pochi passi dalla costa ionica catanzarese e inserita in un ampio sistema di strutture di avvistamento edificate lungo tutta la costa. Venne eretta a scopo di difesa contro le invasioni saracene, è a base quadrangolare ed è detta "Cavallara" perché ospitava al piano terra i cavalli utilizzati per le comunicazioni veloci in caso di pericolo. L'accesso al piano superiore avveniva tramite scala esterna con ponte levatoio. Il comitato “Amici della Torre Cavallara”, composto da diverse associazioni del territorio, ne auspica la ristrutturazione e una migliore accessibilità. (Foto in alto)
Complesso Monastico Basiliano di Santa Maria del Patire, Corigliano Calabro (CS)
Situato su un pianoro tra due vallate e immerso tra i boschi dell’ultimo lembo della Sila Greca, il Complesso si trova a ridosso dell’Oasi Naturalistica dei Giganti di Cozzo del Pesco e si affaccia sulla Piana di Sibari e quindi sul Mar Ionio. Detto anche Pathirion, è un edificio dell’inizio del XII secolo, che presenta i caratteri dell’arte basiliana con decorazioni a tarsie marmoree policrome. Fu eretto grazie all'iniziativa del beato Bartolomeo da Simeri e alle donazioni di alcuni baroni normanni. Era uno dei più importanti monasteri basiliani della regione, ma del complesso primitivo resta ben conservata soltanto la chiesa. Fu per secoli un luogo di preghiera, ma anche un centro culturale tra i più qualificati e rinomati del Sud, con una ricca biblioteca e uno scriptorium in cui i monaci amanuensi trascrivevano, conservavano e trasmettevano la sapienza greco-romana-pagana e quella cristiana. Il comitato “Communia - Rigeneriamo il Patire” ha promosso la raccolta voti per favorire la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio storico, culturale e ambientale del territorio. Il bene rientra nella classifica speciale Italia sopra i 600 metri.
Castiglione di Paludi (CS)
Castiglione di Paludi, sito archeologico situato a circa 8 km dal mar Ionio, ha un'estensione di circa quaranta ettari e occupa i pianori di un vasto colle panoramico immerso in una incontaminata macchia mediterranea. Discussa è la sua origine: secondo alcune fonti storiche il sito è un’importante roccaforte brettia, secondo altre una città greca, forse fondata dal re dell’Epiro Alessandro il Molosso. Abitato per un lungo arco cronologico compreso fra il IX e il III sec. A.C., il sito comprende una necropoli dell'età del ferro (IX-VIII secolo a.C.) e un centro fortificato probabilmente fondato dai Brettii nel IV sec. a.C., adottando uno schema urbano che ricalca l’urbanistica delle città ellenistiche. Il “teatro” con sedili scavati nella roccia, l’area pubblica e soprattutto le mura con le torri e la monumentale Porta Est rappresentano un interessante esempio di architettura di età ellenistica della Magna Grecia. Il sito è immerso in una natura mediterranea di straordinaria bellezza, ma risultano necessari interventi di manutenzione di vario tipo. Il parco non è dotato di illuminazione, fatta eccezione per l'area relativa all'antica masseria ristrutturata, oggi punto di riferimento turistico e scientifico. I reperti ritrovati nel sito sono conservati nei depositi del Museo Archeologico di Sibari, ma si cerca di farli tornare nel proprio territorio. Il comitato “Palmino Maierù” che ha a cuore questo luogo, ne auspica un’adeguata valorizzazione.
Ficarazza, Filadelfia (VV)
La Fontana Ficarazza, costruita intono al 1850, accoglie i visitatori all’ingresso del paese di Filadelfia. Sulla fontana, che anticamente era denominata “Caprifico” per l’esistenza di una pianta di fico selvatico in prossimità della sorgente, sono scolpite tre maschere apotropaiche che rappresentano odio, amore e oblio. Un’epigrafe, attribuita a mons. Giovanni Andrea Serrao (1731-1799), recita: “Tu che allontani le malattie restituisci la salute agli ammalati e sarai linfa salutare e perenne” evocando le presunte proprietà salutari dell’acqua che sgorga dalla fontana. Il comitato "Amici della Ficarazza" ha promosso la raccolta voti per questo luogo al fine di restaurarlo e promuoverne la conoscenza. Il bene rientra nella classifica speciale Luoghi storici della salute.
Santuario Madonna Del Carmelo, Marano Marchesato (CZ)
La chiesa di Maria Santissima del Monte del Carmelo risale al 1135 come conferma l'iscrizione posta nella navata centrale, che segnala le tormentate vicissitudini di questo luogo di culto ricostruito una volta nel 1608 e restaurato nel 1900. La lapide è estremamente sintetica, se si tiene conto dei molteplici interventi documentati, in conseguenza di frane e di terremoti, che hanno fatto temere più di una volta la completa distruzione della Chiesa. All’interno è suddivisa in tre navate, con cappelle laterali. L’intitolazione a Santa Maria di Monte Carmelo, riconducibile almeno al Seicento, collega la devozione locale all’immagine della Madonna Bruna, icona orientale giunta con i frati carmelitani dalla Palestina, e conservata, sin dal Medioevo, nella Chiesa del Carmine Maggiore a Napoli. Il bene rientra nella classifica speciale Italia sopra i 600 metri.
Sentiero del Brigante, Santo Stefano in Aspromonte (RC)
Grazie all’attivazione del “GEA – Gruppo Escursionisti dell’Aspromonte”, che ne cura la manutenzione e per il quale desidera una maggiore conservazione e promozione turistica, il sentiero del Brigante è il luogo più votato in provincia di Reggio Calabria. Inserito nell’Atlante Digitale dei Cammini d’Italia del MiBACT, il percorso si sviluppa per circa 130 km tra il Parco Nazionale dell’Aspromonte e il Parco Naturale Regionale delle Serre. Partendo da Gambarie, si snoda lungo la linea di crinale fino alle Serre Calabre, consentendo all’escursionista di concludere il suo cammino nella medievale Stilo, dove si trova la Cattolica, valorizzata da un innovativo sistema di illuminazione grazie al finanziamento “I Luoghi del Cuore” a seguito di un passato censimento. La sua denominazione è chiaramente evocativa e legata alle vicende che hanno caratterizzato la storia dell’estrema montagna meridionale, tant’è che lungo il sentiero si susseguono designazioni toponomastiche che richiamano storie di briganti e rivoltosi, come quella dello schiavo ribelle Spartaco, che tentò di risalire la penisola per conquistare Roma, del celebre Nino Martino, che nel XVI secolo soggiornò a lungo in Aspromonte, feroce ma generoso con i deboli, e di Giuseppe Musolino, l’ultimo dei briganti, detto “U' re i l'Asprumunti”. Il sentiero rientra nella classifica speciale Italia sopra i 600 metri.
Ospedale psichiatrico e archivio storico, Girifalco (CZ)
Il manicomio provinciale di Girifalco sorse il 18 settembre del 1878, quando il Consiglio della Calabria Ultra Seconda deliberò l’“Istituzione di un Manicomio Provinciale”. Per i primi ventitré ‘folli’ le porte del manicomio si aprirono il 22 luglio del 1881 e la struttura registrò fino al 15 maggio del 1978, giorno della sua chiusura, un totale di 15.794 cartelle cliniche, storie di vita e malattia di persone provenienti da tutta la Calabria e non solo, condizionando la storia sociale ed economica del territorio. I pazienti facevano parte della comunità: l’ospedale fu tra i primi a sperimentare il metodo dell’open door, che permetteva ai pazienti meno pericolosi di uscire dalle mura della struttura. Dalla musica alla letteratura al cinema, diversi autori hanno raccontato i fatti accaduti tra le mura dell’Ospedale. Amalia Bruni, neurologa di fama internazionale, nel consultare le cartelle dei ricoverati ha scoperto che in diversi casi, a partire dal 1904, la descrizione dei sintomi dei pazienti era perfettamente in linea con quella dell’Alzheimer, almeno quattro anni prima che la malattia venisse rivelata al mondo. L'obiettivo comune dei membri del comitato “La memoria dei folli…in una rosa” è la digitalizzazione delle cartelle cliniche storiche al fine di garantire l'accesso alla memoria storica anche ai posteri. Il bene rientra nella classifica speciale Luoghi storici della salute.
Villa Romana, Casignana (RC)
L’area archeologica della Villa Romana di Contrada Palazzi di Casignana si estende per circa 15 ettari. La sua scoperta è avvenuta solo nel 1963 in seguito a lavori per la costruzione di un acquedotto la cui conduttura attraversa proprio quest’area. Il suo nucleo centrale è rappresentato da una grande villa extraurbana, con ambienti termali e residenziali. Sorta nel corso del I sec. d.C. in un’area con tracce di frequentazione già greca, la villa raggiunse il suo massimo splendore nel IV sec. d.C. quando copriva una superficie di circa 5000 mq ed era costituita di numerosi ambienti, disposti attorno a un grande cortile. A oggi sono oltre 50 gli ambienti riportanti alla luce dagli scavi e fra questi, oltre alle sale per i bagni freddi, vi sono ben otto ambienti riscaldati e altrettante vasche, tutti in ottimo stato di conservazione. Le realizzazioni più ricche ed eleganti sono presenti nel frigidarium. Sul pavimento della Sala delle Nereidi è raffigurato un thiasos marino con quattro Nereidi sedute su una tigre, un leone, un toro e un cavallo. Tra i meravigliosi pavimenti a mosaico, l’ultimo portato alla luce è il tondo con la raffigurazione del Trionfo Indiano di Dioniso, che rappresenta un unicum: il dio è vittorioso, da solo su un carro trainato da una coppia di tigri colte in atteggiamento di riposo; accanto a loro un solo pastorello che tiene nella mano sinistra il bastone del viaggiatore, il pedum. Il luogo è aperto al pubblico.
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