Fai, amore per la natura

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  12 giugno 2019 17:48

Il gruppo FAI catanzarese continua a portare avanti il suo nutrito programma rivolto alla conoscenza e valorizzazione del territorio e dell’ambiente calabrese e, tra tante iniziative, una, appena realizzata, ha riscosso particolare successo tra gli iscritti e i simpatizzanti. Si tratta dell’escursione effettuata domenica 9 giugno con meta Caccuri e Santa Severina. A guidare i catanzaresi, gli amici “FAI Santa Severina-Crotone” che, con il capo delegazione Teresa Amoruso, il Pino Barone, la Caterina Curto e tanti apprendisti ciceroni del Liceo Classico Borrelli di Santa Severina, hanno fatto conoscere i borghi, già oggetto delle giornate FAI d’autunno e di primavera.

La prima tappa è stata il borgo di Caccuri che, con le sue splendide emergenze storico-artistiche ed architettoniche, ha incantato i visitatori.
Oltre al meraviglioso paesaggio e all’ambiente salubre, Caccuri offre un interessantissimo centro storico, con la sua particolare conformazione urbanistica e la presenza del nucleo della giudecca con sinagoga, la casa Cicco Simonetta, la chiesa di Santa Maria del Soccorso. Questa, del XVI secolo, già annessa al convento dei domenicani, conserva opere d’arte di grande pregio e altari impreziositi da stucchi, dorature e splendide modanature. Dal vecchio chiostro si accede alla Cappella del Santo Rosario, conosciuta come “Congrega”, vero e proprio scrigno di tesori d’arte barocca. Anche la Chiesa Matrice Santa Maria delle Grazie e il Castello di Caccuri sono stati visitati ed apprezzati per la loro posizione rispetto al territorio e per la qualità delle strutture architettoniche; la Torre, visitabile all’interno, ha consentito di godere la vista sul borgo e sul territorio, con la possibilità di ruotare lo sguardo a 360 gradi e di cogliere, così, il variegato paesaggio che spazia dalle montagne al mare. Il gruppo è stato accolto dal sindaco, avv. Marianna Caligiuri, che ha invitato il gruppo di Catanzaro a prendere parte alle prossime manifestazioni estive e si è mostrata interessata a consolidare il rapporto con il FAI. 
Il borgo di Santa Severina, oltre al Castello e alle più note emergenze architettoniche, è stato apprezzato per la vitalità della sua meravigliosa piazza del Campo e i suoi tesori nascosti al visitatore più frettoloso, come l’antica chiesa matrice, le antiche porte, gli archi e il corso Aristippo, lungo cui si snodano importanti edifici. La pur breve sosta a Santa Severina non ha potuto saltare la visita al Battistero e alla chiesa di Sant’Anastasia. Il gruppo di catanzaresi, molti dei quali hanno più volte visitato Santa Severina, hanno rinsaldato ulteriormente il legame profondo tra le diverse sedi FAI, così come sottolineato dal capo delegazione di Catanzaro, Gloria Samà. La Calabria, o, come da più parti viene chiamata, “le Calabrie”, in casa FAI viene considerata in maniera unitaria, senza campanilismi e ciò che accomuna tutte le delegazioni locali è l’obiettivo della valorizzazione dei singoli luoghi assieme alla crescita dell’intera regione.

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